Assegnati dal Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti 293 milioni di euro, che rappresentano la seconda tranche di un progetto da 900 mln destinato all’ammodernamento della rete idrica nazionale.
293 milioni di euro assegnati dal Mit, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), per gli investimenti in progetti di riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua e relativi interventi di digitalizzazione e di monitoraggio delle infrastrutture.
Sono stati finanziati 33 progetti, 19 di questi interessano le regioni del Nord e del Centro, per complessivi 536 milioni di euro, e 14 quelle del Sud, per complessivi 364 milioni di euro.
Sono tre i progetti finanziati per opere che interessano la Sicilia, uno a Catania, uno a Palermo e uno a Messina.
Finanziato per € 15.993.682,20, il progetto dell’Assemblea Territoriale Idrica di Catania, con soggetto attuatore Acoset S.p.A.
€ 15.794.690,50 andranno a finanziare il progetto presentato dall’Assemblea Territoriale Idrica 1 Palermo ed avrà come soggetto attuatore l’Unione Comuni Madonie.
Il terzo progetto finanziato, per € 17.217.565,96, è quello dell’ATI Messina, con soggetto attuatore A.M.A.M. Azienda Meridionale Acque Messina S.p.A.
Nessun finanziamento andrà quindi a Siracusa.
Il deputato regionale Carlo Gilistro, del Movimento 5 stelle, ha commentato.
“La provincia di Siracusa resta letteralmente all’asciutto.
Il Ministero delle infrastrutture ha infatti completato le graduatorie e assegnato i 900 milioni di euro messi a disposizione dal PNRR per gli investimenti per la modernizzazione delle infrastrutture idriche in Italia.
E in tutti e tre i bandi, la provincia di Siracusa non è stata ammessa perché ha perso tempo nella definizione dell’assetto del soggetto istituzionale che deve gestire l’acqua, cioè l’ATI, l’Ambito Territoriale Idrico.
Questo è il dato di fatto, il resto sono scuse accampate per provare a coprire gli errori commessi”
Si tratta di una seconda tranche di finanziamenti: in totale sono stati assegnati 900 milioni di euro per 33 interventi volti a ridurre le perdite di acqua potabile nella rete degli acquedotti. Entro il 31 dicembre 2024 circa 45.500 chilometri di condotte ad uso potabile saranno attrezzate con strumentazioni e sistemi di controllo innovativi per la localizzazione e la riduzione delle perdite, favorendo una gestione ottimale della risorsa idrica, riducendo gli sprechi e limitando le inefficienze, migliorando allo stesso tempo la qualità del servizio erogato ai cittadini. Il progetto prevede che a marzo 2026 tali interventi siano estesi a circa 72.000 chilometri di condotte.