Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha risposto alla lettera inviata dai sindaci di Augusta, Melilli, Priolo e Siracusa, per lamentare la mancata convocazione al tavolo del 21 novembre scorso nel quale si è discusso del caso Ias e del futuro del petrolchimico siracusano.
I quattro sindaci hanno definito una “dimenticanza” la mancata convocazione, che hanno chiesto di correggere al più presto, sottolineando che le questioni in gioco non riguardano solo l’aspetto industriale, ma anche quello ambientale e sociale.
“I nostri territori subiscono in prima battuta non solo l’impatto ambientale, ma anche gravi ricadute sociali”, scrivono i sindaci.
Le nostre comunità vivono di lavoro e, troppo spesso, di malattia.
Da anni attendiamo bonifiche, investimenti e riconversioni industriali, come nel caso della rada di Augusta.
Le preoccupazioni dei cittadini vanno ascoltate e le nostre esclusioni dai tavoli di discussione ostacolano la nostra capacità di rappresentarli al meglio.”
Così scrivevano qualche giorno fa i sindaci Di Mare, Carta, Gianni e Italia.
La risposta del Ministero è arrivata con una nota di precisazione a firma del ministro Adolfo Urso.
“In relazione alle notizie di stampa riguardanti il presunto mancato coinvolgimento dei sindaci di Augusta, Melilli, Priolo e Siracusa nelle discussioni sul futuro del polo petrolchimico di Priolo e del depuratore consortile IAS, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy precisa che, contrariamente a quanto riportato, non è pervenuta a oggi al Dicastero alcuna richiesta di partecipazione al tavolo da parte dei suddetti comuni”.
Il ministero, in sintesi, precisa che i comuni sono stati rappresentati dalla Regione secondo quello che definisce “un consolidato protocollo”.
“Il Tavolo Priolo, che si è svolto a Palazzo Piacentini giovedì 21 novembre, era stato convocato con ampio anticipo, il 12 novembre.
La convocazione, resa immediatamente nota agli organi di stampa, seguiva un consolidato protocollo che prevede che la rappresentanza degli enti locali sia esercitata dalla regione interessata, in questo caso la Regione Siciliana.
Tuttavia, come da prassi, dinanzi a una richiesta specifica degli enti locali, il Mimit può valutare – d’intesa con la regione – l’estensione della partecipazione.
Ad oggi, nessuna richiesta formale è stata avanzata: quando ciò avverrà, il Mimit la esaminerà con la dovuta attenzione e ne terrà conto per le future convocazioni.
Ma il Ministero aggiunge che i sindaci non parteciperanno neanche al tavolo Versalis del 5 dicembre, perché il tema è ritenuto di interesse nazionale.
Relativamente al Tavolo Versalis, infine, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sottolinea che le tematiche trattate riguardano non solo più comuni italiani, ma anche più regioni, aspetto che emerge ancor più chiaramente nel contesto del Tavolo sull’industria chimica nazionale: motivo per cui la rappresentanza dei territori e delle loro istanze sarà garantita dalle regioni competenti e, per il Tavolo sull’industria chimica italiana, dalla regione capofila in materia”.
Il primo a replicare alla nota del Ministero è stato il sindaco di Siracusa Francesco Italia (leggi l’articolo), che ha definito “sorprendente” la posizione ministeriale, ricordando come i comuni partecipano ai Tavoli tecnici per il rilascio delle Aia delle industrie, senza doverne fare richiesta formale.
La polemica non sembra destinarsi a placarsi e anche gli altri sindaci vorranno sicuramente dire la loro.
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