Con una nota inviata l’1 dicembre alle aziende del polo industriale di Augusta–Priolo-Melilli, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha avviato il procedimento di riesame delle AIA, le Autorizzazioni Integrate Ambientali, essendo mutati i presupposti su cui si basano le prescrizioni inerenti le attuali autorizzazioni.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con una nota inviata alle aziende, ha avviato il procedimento per il riesame parziale dell’Autorizzazione Integrata Ambientale degli impianti del polo industriale, che sversano i reflui nel depuratore IAS di Priolo.
Le aziende interessate sono: Isab Energy, Sasol, Sonatrach, Versalis, Erg power e Lukoil.
Il provvedimento è conseguenza del sequestro dell’impianto, operato lo scorso 15 giugno da parte della Procura della Repubblica di Siracusa, che lo ha ritenuto del tutto inadeguato a svolgere i trattamenti.
In coda al servizio che Report la trasmissione Rai di inchiesta giornalistica ha dedicato lunedì scorso alla zona industriale del siracusano, il conduttore Sigfrido Ranucci aveva letto una breve dichiarazione della Procuratrice capo di Siracusa, che ha sottolineato come l’autorizzazione dell’impianto IAS presenta profili di illegittimità, e che servirebbe una legge ad hoc per consentire di operare in deroga agli attuali limiti di legge e scongiurarne la chiusura, con la conseguente impossibilità delle aziende che sversano i reflui industriali di continuare le attività.
Nella nota inviata alle aziende, si legge che l’Amministratore giudiziario delle Società IAS S.p.A. e Priolo Servizi S.c.p.A, ha comunicato al Ministero che “in esecuzione del provvedimento di sequestro, “1. la IAS S.p.A. deve immediatamente cessare il conferimento dei reflui dei GUI collettati al proprio depuratore; 2. la Priolo Servizi S.c.p.A. non può più pretrattare i reflui industriali dei GUI”.
In conseguenza, essendo mutati i presupposti su cui si basano le prescrizioni inerenti agli scarichi idrici dell’AIA in oggetto, il ministero ritiene necessario procedere al riesame delle AIA attualmente in possesso delle aziende.
Scattano quindi i termini previsti nel decreto legislativo 152 del 3 aprile 2006.
Il procedimento prevede l’esame da parte della Commissione AIA-IPPC, che coinvolge i Comuni in cui sono ubicati gli impianti, l’ex provincia di Siracusa, la Regione, l’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).
Essendo gli impianti soggetti anche alle disposizioni di cui alla normativa Seveso (D.lgs. 105/2015), il procedimento prevede anche il coinvolgimento del Comitato tecnico regionale (CTR).