Il Senato ha approvato due Ordini del giorno che impegnano il Governo a finanziare il sud est della Sicilia, per i danni dell’alluvione di febbraio e per i rimborsi relativi al sisma del 13 dicembre del 90.
Nell’ambito della discussione del Disegno di legge di conversione del Decreto legge n. 3 del 30 gennaio 2023, che decreto riguarda “interventi urgenti in materia di ricostruzione a seguito di eventi calamitosi e di protezione civile”, il Senato ha approvato due Ordini del giorno che impegnano il Governo per il sud est della Sicilia.
Il primo impegna il Governo a valutare l’opportunità di incrementare di 20 milioni per l’anno 2023, compatibilmente con i vincoli di spesa, il Fondo per le emergenze nazionali al fine di assicurare immediati interventi nelle aree della Sicilia sud orientale colpite dagli eventi meteorologici eccezionali di carattere alluvionale nei mesi di novembre 2022 e di febbraio 2023 e la messa in sicurezza del territorio.
Proposto dal PD Nicita, l’Ordine del giorno è stato firmato e sostenuto da molti senatori siciliani di tutti i gruppi politici, tra i quali Sallemi, Russo, Polese, Bucalo di FdI, Ternullo di FI, Damante, Bevilacqua, Lorefice del M5S.
Il secondo Ordine del giorno, proposto ancora dal senatore siracusano Antonio Nicita, e firmato anche dai colleghi siciliani Damante e Bevilacqua (M5S), impegna il Governo a valutare l’opportunità di prevedere uno stanziamento di almeno 20 milioni di euro l’anno per ciascuno degli anni dal 2023 al 2030 finalizzati al graduale rimborso per i soggetti colpiti dal sisma del 13 dicembre 1990, che ha interessato le province di Catania, Siracusa e Ragusa, di tutte le istanze depositate e validate ai sensi dell’art.1, comma 665, della L. 23 dicembre 2014. N. 190, come modificato dall’art. 16-octies del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91.