Lo comunicano con una nota i componenti provinciali del Pd a margine della recente trasmissione televisiva “REPORT” sulle cause della morte del direttore del Parco Archeologico di Siracusa Calogero Rizzuto e della sua più diretta collaboratrice, sulle possibili responsabilità dei vertici dell’Azienda Provinciale Sanitaria e sulle condizioni in cui operano le strutture ospedaliere.
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“Indigna e allarma il comportamento del Dirigente Generale che, dinnanzi all’incalzare delle domande della giornalista, si è chiuso in una imbarazzante reticenza che mortifica e offende l’intera popolazione della provincia che ha diritto di conoscere i fatti e le eventuali responsabilità e di sapere in quali condizioni operano le strutture che devono tutelare la sanità pubblica. – prosegue la nota – Non si può tacere e voltarsi dall’altra parte! In queste ore numerosi cittadini, principalmente attraverso i social, stanno facendo sentire la loro voce: chiedono risposte su quanto accaduto e certezze sull’efficienza delle strutture che stanno affrontando questa drammatica emergenza sanitaria. Sappiamo che la Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta per valutare eventuali comportamenti illeciti. Ci auguriamo che faccia luce in fretta, nell’interesse delle famiglie che hanno subito le dolorose perdite e dell’intera cittadinanza. Esiste, tuttavia, una responsabilità politica e morale alla quale il Dirigente Generale e l’Assessore Regionale alla Salute non possono sottrarsi, in attesa che la magistratura svolga il suo compito”.
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“E’ venuta meno la fiducia dei cittadini nella gestione di un presidio che, anche per il particolare momento di difficoltà che stiamo attraversando, deve rappresentare un baluardo di sicurezza e tutela per la salute di tutti noi. La politica che ha la responsabilità delle scelte non può non tener conto di questo. Il Dirigente Generale ne tiri le conseguenze e si dimetta, senza indugi. Difenda le sue ragioni, se ritiene di farlo, nelle sedi opportune. In assenza di gesti di responsabilità intervenga l’Assessore Regionale alla Salute e provveda, con gesti chiari, rapidi e trasparenti, a ripristinare condizioni di efficienza e corretto funzionamento della sanità siracusana, in grado di riconquistare la fiducia dei cittadini. Con la salute e con la vita della gente non si scherza e non si gioca. Non deve essere consentito a nessuno di usare il trucco dello scaricabarile per fare in modo che il tempo trascorra e annebbi le memorie. Nuovi morti e nuovi casi di malasanità peserebbero gravemente sulla coscienza di tutti coloro che oggi hanno omesso di parlare e, soprattutto, di agire”.
I firmatari della nota: Barone Massimiliano (Avola) Basile Tonino (Rosolini) Cutrufo Gaetano (Siracusa) Demma Giuseppe (Carlentini) Fazzina Carmelo (Priolo Gargallo) Ferrara Giulia (Pachino) Firenze Andrea (Siracusa) Firenze Tanino (Siracusa) Gerratana Piergiorgio (Rosolini) Giansiracusa Salvatore (Avola) Giuca Giovanni (Rosolini) Maltese Isabella (Lentini) Meli Luigi (Carlentini) Pupillo Enzo (Lentini) Rametta Salvatore (Avola) Sbona Salvatore (Melilli) Scalorino Orazio (Floridia) Tripoli Alessandro (Augusta) Vassallo Gaetano (Floridia)