I consiglieri Ivan Scimonelli, del gruppo Insieme, e Ferdinando Messina, di Forza Italia, hanno chiesto al sindaco di Siracusa, in una interrogazione, notizie sullo stato dei lavori del parcheggio di via Damone, nella zona tra Via Tisia e Via Pitia, ma la relazione del Responsabile unico del procedimentoè stata a dir poco sorprendente.
Secondo la relazione dell’ingegnere Rizzo, rup del progetto, infatti, in quell’area andava realizzato verde pubblico e, senza una variante alla destinazione, un parcheggio là non ci può stare.
Neanche quello che è stato realizzato dal comune con un appalto per l’importo di poco più di 3 milioni, affidato a una ditta di Favara nel 2021, i cui lavori sono ora “pressoché ultimati, salvo lievi opere di finitura e rifacimento di lavori contestati all’impresa”.
In pratica, il parcheggio realizzato non è un parcheggio.
Un caso di abbaglio collettivo, o di straordinaria leggerezza amministrativa?
L’ingegnere Rizzo ha infatti ricostruito il complesso iter del progetto di “Rifunzionalizzazione e riqualificazione urbana dell’ambito di Via Tisia e Via Pitia, Centro Commerciale Naturale”, di cui è appunto rup, subentrato dopo il pensionamento del predecessore.
Quella che sorprende è la conclusione della relazione.
“Quanto alla destinazione a parcheggio nella medesima area non è prevista negli allegati progettuali, né mai realizzata.
Fatta salva la temporanea eventuale maggiore fonte di inquinamento e di disturbo alla quiete degli abitanti della zona con la sosta di alcune autovetture, l’ufficio mobilità e trasporti, per tramite il Dirigente del Settore in indirizzo, è invitato ad inibire la sosta di autovetture ed ai mezzi di locomozione con la chiusura dei varchi di accesso all’area in questione, per ripristinare la destinazione di area a servizi destinata a verde pubblico anche con la messa a dimora di ulteriori alberi.
Laddove ritenuto necessario si potrà avviare un procedimento di variazione della destinazione urbanistica ai sensi delle vigenti normative urbanistiche”.
Il parcheggio non può quindi essere utilizzato perché quell’area è destinata a verde pubblico.
Il progetto definitivo era stato approvato dall’allora dirigente del Settore “Lavori Pubblici Nuove Opere”, nel 2010, quello esecutivo dalla Giunta comunale con una delibera del 2018.
Il progetto è corredato di tutti i pareri necessari, compreso quello della Soprintendenza Beni Culturali di Siracusa.
Per il rup, “I lavori eseguiti risultano conformi ai progetti (definitivo ed esecutivo) approvati compresi quelli di realizzazione di un’area a servizi, da destinare a verde pubblico, quanto a modalità esecutive (pavimentazione drenante, semina di prato e messa a dimora di alberature) e pertanto non costituiscono variante urbanistica”.
Insomma un pasticcio.
Sembra di capire che quello realizzato non è un parcheggio e per essere utilizzato come tale sarà necessario che il consiglio comunale approvi una variante al piano regolatore.
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