La Procura della Repubblica di Siracusa ha aperto un’indagine per accertare eventuali illeciti nell’assegnazione dei contributi assegnati dalla Regione ad associazioni ed enti per spettacoli.
L’apertura del fascicolo arriva dopo il clamore suscitato da una serie di articoli dei quotidiani La Sicilia e Domani, e dal servizio trasmesso nel corso della puntata della settimana scorsa del programma Piazzapulita, condotto da Marco Formigli su La7.
Nel servizio, realizzato a Sortino, si avanzava l’ipotesi che il deputato regionale Carlo Auteri, di Fratelli d’Italia, avesse in qualche modo favorito il finanziamento di associazioni che sarebbero riconducibili anche alla sua sfera familiare.
Nel corso del programma, l’altro deputato parlamentare Ismaele La Vardera, presente nello studio televisivo, aveva anche fatto ascoltare la registrazione di uno scontro verbale particolarmente acceso con Auteri, che utilizza parole forti arrivando a minacciare il collega.
Auteri si è poi scusato pubblicamente con La Vardera per i toni usati ed ha respinto le accuse di favoritismi nella destinazione dei finanziamenti.
Il deputato di Fratelli d’Italia si è anche sospeso dalle attività del suo partito, e quindi dall’incarico di vice capogruppo all’Ars, passando così al gruppo misto, di cui ora è componente assieme all’ex presidente Miccichè e allo stesso La Vardera che, dopo aver lasciato poche settimane fa Sud chiama Nord, ne fa ora parte.
Ma il deputato di Sortino, non può certo essere il protagonista assoluto, né l’unico, di quello che è evidentemente un sistema consolidato nell’assegnazione dei contributi regionali, più volte oggetto di polemiche, ma che alla fine rappresentano un elemento di protagonismo politico per i parlamentari che ostentano la capacità di far confluire risorse nei territori di riferimento.
Se in tutto questo ci sia qualcosa di illecito, dovrà accertarlo l’indagine della Procura della Repubblica, approfondendo meccanismi e prassi che rappresentano con tutta evidenza un sistema e vanno ben oltre il singolo episodio, o il singolo deputato.
Nei giorni scorsi, è stato dato ampio spazio più alle parole del deputato di Fratelli d’Italia rivolte al collega all’Ars, che non alla denuncia del metodo usato alla Regione per assegnare i contributi.
Lungi dal voler minimizzare o, peggio, legittimare i toni usati e le minacce rivolte da Auteri a La Vardera, non vorremmo tuttavia che l’attenzione si spostasse da quello che è un problema che riguarda la politica tutta in Sicilia, a una questione personale.
L’assegnazione dei contributi già lo scorso anno aveva infatti suscitato violente polemiche, per poi risolversi con un accordo tra parlamentari di maggioranza e opposizione.
Un bonus da una ventina di milioni, diviso tra maggioranza e opposizione, secondo un criterio definito,
250 mila euro il budget a disposizione di ogni deputato di maggioranza e 100 mila per ogni deputato di opposizione.
Una sorta di “vaucher” che permetteva a ciascun parlamentare di indicare associazioni e iniziative beneficiarie della quota di finanziamento.
L’accordo fu consacrato da un selfie in cui posano assieme all’assessore Falcone, sorridenti, i componenti della Commissione Bilancio della maggioranza, ma anche il M5S Di Paola e l’allora rappresentante di Nord chiama Sud La Vardera.
Pubblichiamo quel selfie come immagine di copertina.
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