Con una comunicazione nel corso della seduta di ieri, il capogruppo di Forza Italia Ferdinando Messina si è dimesso dal ruolo di consigliere comunale di Siracusa.
Anche se delle possibili dimissioni si era parlato nelle settimane scorse, la notizia ha generato sorpresa nel mondo politico siracusano.
Messina era stato il candidato sindaco della coalizione di centrodestra alle elezioni del 2023, fortemente voluto dal presidente della regione Schifani.
“Servire la comunità è agire con coerenza e responsabilità anche quando le circostanze richiedono scelte difficili.
Oggi rassegno le mie dimissioni dal ruolo di Consigliere Comunale.
Una decisione sofferta ma necessaria, presa con senso di responsabilità verso i miei concittadini.
Questo ruolo non è frutto di una candidatura alla carica di Consigliere Comunale, ma di una norma che assegna automaticamente un seggio di Consigliere al candidato Sindaco non eletto”.
La sua candidatura fu mal digerita da una parte del suo partito, in particolare dall’ex assessore regionale Edy Bandiera, che lasciò Forza Italia e la coalizione per candidarsi autonomamente.
Dopo il successo del primo turno, quando raccolse il 32,2% dei voti, il 7,5% in meno delle sette liste che lo sostenevano, fu sconfitto al ballottaggio da Francesco Italia che, dato per sfavorito, ottenne il 55,4% dei consensi, contro il 44,6% del suo avversario.
Italia fu riconfermato sindaco con 21.501 voti, contro i 17.318 di Messina, lo scarto fu di oltre 4.000 voti.
Nella sconfitta di Messina, oltre alla scelta di Bandiera, che al primo turno aveva ottenuto il 9% dei consensi, risultò determinante il cambio di schieramento di qualche lista della sua stessa coalizione.
Messina divenne consigliere comunale, come prevede la legge, in quanto candidato sindaco sconfitto, e per questo non potrà essere sostituito nel consiglio.
“La scelta di candidarmi a Sindaco aveva il fine di guidare la città e realizzare un progetto alternativo di cambiamento. Per questo motivo, lasciare il Consiglio non significa venire meno al rispetto di chi mi ha sostenuto, ma confermare la coerenza del mio impegno verso la città”.
Messina ha denunciato lo svilimento della funzione dell’opposizione a causa di “un atteggiamento indolente di chi ha ignorato ogni tentativo di dialogo e di confronto costruttivo”.
Ha poi ricordato come neanche l’occupazione dell’Aula Consiliare sia servita a far cambiare atteggiamento all’Amministrazione, che ha accusato di “mancanza di rispetto verso le istituzioni e verso chi le vive ogni giorno con impegno”.
Ma Messina ha anche sottolineato come le dimissioni non rappresentino l’abbandono del suo impegno politico.
“La mia decisione non è dettata da rinuncia o disimpegno, ma dalla constatazione dell’impossibilità di svolgere il mandato in modo efficace, a causa del perdurante silenzio e del rifiuto sistematico di confronto in aula da parte dell’Amministrazione Comunale.
Sono convinto che il mio contributo sarà più efficace fuori dalle mura di quest’aula, accanto ai cittadini, nelle piazze, nelle strade, dove il confronto e l’ascolto sono ancora possibili”.
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