Per il miglioramento della vita dei disabili, l’associazione 20 Novembre 1989 onlus, che ne tutela i diritti, ha avanzato delle proposte al Comune di Siracusa.
Se ne è discusso nei giorni scorsi durante un incontro, richiesto dall’augustano Sebastiano Amenta, vicepresidente nazionale dell’associazione, che ha avuto luogo nella sede nell’assessorato Lavori pubblici del Comune aretuseo.
Erano presenti gli assessori del Edy Bandiera, Teresella Celesti e Marco Zappulla.
I temi trattati includono: tariffe agevolate per i possessori di disability card per l’accesso nei luoghi pubblici del territorio siracusano., per esempio il teatro greco, i musei, lo stadio tramite convenzione tra il Comune di Siracusa e gli enti in questione: percorsi mirati per inclusione professionale con progetti pilota che coinvolgano le attività del territorio della città, attingendo a fondi regionali volti ad avviare nel mondo del lavoro ragazzi con disturbo dello spettro autistico o sindrome di Down.
E ancora l’ attuazione e l’attivazione del progetto di vita ex Art 14 legge 328 e del Pei per l’assistenza specialistica scolastica, attenendosi scrupolosamente al piano educativo.
Durante l’incontro si è parlato anche di agricoltura sociale, dell’app per parcheggi disabili; in caso di occupazione dello stallo dal non avente diritto l’utente tramite segnala la presenza dell’automobile in sosta non autorizzata direttamente ai vigili urbani, in modo da disincentivare questo mal costume.
Tema sul tavolo della riunione anche l’attivazione di un diurnato magari coinvolgimento di associazioni del territorio.
“Terminato il percorso scolastico – dice Sebastiano Amenta – per questi ragazzi non esiste più una vita sociale. Queste iniziative rappresentano un passo importante verso la creazione di una comunità più inclusiva e accessibile per tutti”.
Gli assessori hanno espresso il loro pieno sostegno e si impegnano a lavorare per la realizzazione di questi progetti.
“Sono certo – conclude il vice presidente nazionale della 20 Novembre 1989 – che le tematiche trattate verranno prese in considerazione, e iniziare a dare un po’ di serenità alle famiglie e dignità ai ragazzi che hanno tanta voglia di essere al centro della vita sociale e lavorativa per una prospettiva di vita indipendente”.