“CDS Holding tenga fede alla propria etica sociale e si intesti la vicenda che riguarda i 74 lavoratori del gruppo Cambria.
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Il gruppo, proprietario del centro commerciale Archimede di Siracusa, non può svincolarsi dal dovere morale di creare valore aggiunto tra il territorio, gli investitori e la stessa clientela. Difficile, sicuramente, convincere i siracusani che, questo investimento, richieda il sacrificio di così tanti lavoratori.” Così la segretaria generale della Fisascat Cisl Ragusa Siracusa, Teresa Pintacorona, alla vigilia del nuovo incontro prefettizio convocato per trattare la vicenda che riguarda i lavoratori di Spaccio Alimentare, la sigla gestore del supermercato all’interno della struttura di contrada Fusco. “CDS Holding, dall’alto della sua dinamicità aziendale – continua la Pintacorona – ha sempre sottolineato il valore sociale e relazionale dei centri commerciali”.
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“Ritengo che tra gli aspetti sociali ce ne sia uno particolarmente importante: quello occupazionale. Il territorio chiede garanzie. Pensare oggi che una grande multinazionale, capace di investimenti e interventi in tutta Italia, pensi di defilarsi e lasciare alla deriva 74 famiglie, appare sicuramente incomprensibile e, ritengo, pregiudizievole per la stessa mission. Il sindacato farà di tutto per salvaguardare i diritti fondamentali dei lavoratori attualmente estromessi dal nuovo marchio individuato da CDS Holding – conclude Teresa Pintacorona – Una vertenza che non potrà sicuramente essere portata ad esempio in un prossimo ipotetico bilancio sociale dell’azienda bresciana. Riqualificare spazi, dai centri commerciali ai palasport, non può prescindere dal rispetto delle persone.”