“La Giornata per la Vita vuol essere un’occasione preziosa per sensibilizzare tutti al valore dell’autentica libertà, nella prospettiva di un suo esercizio a servizio della vita.
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“La libertà non è il fine, ma lo “strumento” per raggiungere il bene proprio e degli altri, un bene strettamente interconnesso”. Queste le parole del Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale Italiana presentando la 43esima Giornata per la Vita che si celebra domani, domenica 7. “L’anno appena trascorso ha lasciato un segno indelebile in ognuno di noi, poiché a causa dell’improvvisa pandemia abbiamo sperimentato il restringimento del nostro “campo d’azione” e toccato con mano la finitudine della nostra condizione umana. In poche parole, siamo stati privati della nostra libertà che ancora oggi stiamo sperimentando” scrivono il delegato episcopale mons. Salvatore Marino ed i direttori dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della famiglia Maria Grazia e Salvatore Cannizzaro. “È auspicabile che ogni parrocchia possa dedicare dei momenti inerenti al tema della giornata, tenendo conto delle restrizioni Covid in atto in questo periodo“.
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Alle ore 10.30 in Cattedrale, avrà luogo la celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Mons. Francesco Lomanto. Seguiranno interventi e testimonianze da parte di Salvo Sorbello, presidente del Forum delle associazioni familiari; Carmela Pace, presidente nazionale di Unicef; don Marco Tarascio, direttore della Caritas diocesana, due coppie di sposi che parleranno di affido e adozioni. L’attore Sebastiano Lo Monaco leggerà alcuni brani. In considerazione dell’emergenza sanitaria in corso e quindi dei limitati posti all’interno della Cattedrale, l’evento sarà trasmesso in diretta streaming attraverso il canale YouTube e la pagina Facebook dell’Arcidiocesi. Ed anche sul digitale terrestre, su Medical Excellence al canale 86, e su Video 66 al canale 286.
“Qual è il senso della libertà? Qual è il suo significato sociale, politico e religioso? Si è liberi in partenza o lo si diventa con scelte che costruiscono legami liberi e responsabili tra persone? Con la libertà che Dio ci ha donato, quale società vogliamo costruire? (…) La vera questione umana non è la libertà, ma l’uso di essa. La libertà può distruggere se stessa: si può perdere! Una cultura pervasa di diritti individuali assolutizzati rende ciechi e deforma la percezione della realtà, genera egoismi e derive abortive ed eutanasiche, interventi indiscriminati sul corpo umano, sui rapporti sociali e sull’ambiente. Del resto, la libertà del singolo che si ripiega su di sé diventa chiusura e violenza nei confronti dell’altro” si legge ancora nel messaggio dei vescovi. Nell’incontro con Cristo Risorto, Via, Verità e Vita, l’uomo è liberato da ogni schiavitù, ritrova se stesso, supera ogni limite, si apre alla vita, adoperandosi con gioia a difenderla e a promuoverla: “Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv 8,31-32).