Cgil e Uil rispondono all’appello lanciato dal sindaco di Melilli Giuseppe Carta, che ha rilanciato l’allarme sulla crisi del petrolchimico.
L’appello alla mobilitazione del sindaco, che è anche il presidente della Commissione Ambiente dell’Ars, era stato raccolto dai sindaci di Siracusa e Augusta.
Il segretario della Fiom Cgil, Antonio Recano, accusa il governo di non avere una politica attenta alla sostenibilità delle produzioni, e di esporre il petrolchimico siracusano ad una progressiva deindustrializzazione, con pesanti ripercussioni che rischiano di alzare il livello del conflitto sociale in un territorio già duramente colpito.
“Nonostante la propaganda del Governo fatta di impegni e rassicurazioni, la falsa tranquillità ostentata della politica, da Confindustria e da una parte del sindacato, la realtà si mostra in tutta la sua tragica rappresentazione.
La crisi che attraversa il petrolchimico, palesata oggi dalle difficoltà finanziare di Isab costretta ad aprire una procedura di “composizione negoziata di crisi” e dagli esuberi dichiarati da Sasol, rappresenta un monito per tutti i lavoratori”.
Per il segretario dei metalmeccanici Cgil è arrivato il momento di reagire e il continuare a negare la necessità del conflitto accresce l’arroganza delle aziende Petrolchimiche e misura la nostra debolezza.
“Occorre rompere l’immobilismo di un territorio restio a realizzare alleanze tra soggetti sociali, un territorio che deve uscire dallo stato narcotico in cui versa, incapace di reagire inconsapevole del ‘peso sociale’ che investirà negativamente il territorio se non si dota di un nuovo modello industriale capace di proiettaci verso una nuova stagione di sviluppo sostenibile.
L’unica risposta possibile resta l’iniziativa, la mobilitazione generale per affermare un nuovo modello di sviluppo, il destino di Priolo verrà determinato dalla lotta che i lavoratori saremmo in grado di mettere in campo, tocca a loro costruire una proposta alternativa che renda esplicito il loro punto di vista, la loro visione”.
Dello stesso tenore la risposta del segretario generale di Uiltec Sicilia Andrea Bottaro.
“La Uiltec Siracusa accoglie con favore l’appello dei sindaci dell’area industriale siracusana: Subito una mobilitazione per tutelare lavoro e sviluppo.
La presa di posizione dei sindaci dell’area industriale di Siracusa, a tutela dei lavoratori di Sasol e di tutta l’area industriale, è un importante segnale di attenzione nei confronti dei lavoratori e del territorio siracusano.
La Uiltec Siracusa, da tempo impegnata in un percorso di mobilitazione a difesa del lavoro e dello sviluppo, ribadisce la necessità di affrontare con urgenza il tema dell’area industriale siracusana, che rischia di essere travolta dalle decisioni delle singole aziende.
Serve un confronto sistemico con i governi nazionale e regionale perché la situazione precipita di giorno in giorno, si stanno per perdere importanti asset industriali e posti di lavoro e questo territorio non può permetterselo”.
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