Nel corso di una sobria cerimonia, presenti il prefetto Giuseppa Scaduto e il rappresentante dell’ANPI Umberto Di Giovanni, il sindaco Francesco Italia ha deposto stamani una corona d’allora al Pantheon. Subito dopo sono risuonate le note del “Silenzio”.
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“Il paragone tra pandemia e guerra è stato uno dei più abusati nella lotta contro il coronavirus. Non so se sia il più azzeccato, so però che mesi di pandemia e di privazioni ci autorizzano a considerare questo 25 aprile in un’ottica diversa dal solito: non solo festa della Liberazione dal nazifascismo ma anche occasione per riflettere in chiave attuale su quanto accadde 75 anni fa, quando l’Italia riuscì a ritrovare la forza per ripartire nel valore civile di essere una comunità coesa. – ha commentato il sindaco di Siracusa Francesco Italia – Lascio a chi ne ha le competenze il compito del confronto e dell’analisi. Io, come tutti gli altri Sindaci italiani che si sono trovati all’improvviso ad affrontare con pochi mezzi un problema enorme, rifletto su questo tempo sospeso (come sospeso è il tempo durante le guerre), sui progetti accantonati per la nostra splendida città, sulle risposte immediate da dare ai problemi urgenti dei miei concittadini più deboli che stanno subendo in misura maggiore le conseguenze della crisi. Cito una frase di Piero Calamandrei, uno dei padri di quella Costituzione che deve restare un punto di riferimento, adeguata al dramma del covid-19: – ha concluso Italia – “La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”. Ecco, oggi come allora dobbiamo riflettere sulla libertà, non solo rispetto alla nostra vita e ai nostri spazi ma rispetto alle scelte che saremo chiamati a compiere”.