Il piano di trasformazione di Versalis, la società chimica partecipata da Eni, sta suscitando preoccupazioni e richieste da parte dei sindacati, che chiedono certezze su investimenti, tempi e occupazione.
Nora Garofalo, segretaria generale della Femca Cisl, ha dichiarato che il governo deve intervenire con un protocollo che definisca chiaramente risorse, progetti e tempistiche, e garantisca la continuità occupazionale, anche per le aziende interconnesse e l’indotto.
Versalis, che ha registrato perdite per oltre 7 miliardi di euro negli ultimi 15 anni, di cui 3 miliardi negli ultimi cinque, ha annunciato un piano di trasformazione da 2 miliardi di euro, incentrato su una profonda riconversione degli impianti e un ampio progetto di sostenibilità ambientale. Tuttavia, la crisi della chimica di base, dovuta principalmente ai costi elevati delle materie prime e dell’energia, è resa più acuta dalla concorrenza globale, con fornitori di etilene e polietilene provenienti da paesi come Stati Uniti, Cina e Medio Oriente che offrono materie prime a prezzi decisamente più competitivi.
Garofalo sottolinea che la strategia non può limitarsi a mantenere in vita un modello di business in perdita: “Non possiamo continuare a sostenere un’attività che copre solo una parte del mercato italiano, vendendo sottocosto, con costi di produzione altissimi”, ha affermato, criticando l’attuale modello di gestione che rischia di influire negativamente su tutta la filiera. “Bisogna governare la transizione, garantendo certezze sul completamento dei progetti, con una visione chiara e tempi definiti.”
Il piano prevede la creazione di nuove strutture produttive, tra cui una bioraffineria a Priolo, una gigafactory per batterie a Brindisi, e un polo di ricerca a Ragusa. Tuttavia, Garofalo chiede che venga salvaguardato l’occupazione dei lavoratori e che venga inclusa una responsabilità sociale in ogni fase del processo, dal decommissioning alla realizzazione delle nuove infrastrutture.
“La transizione non può essere solo ambientale o ecologica”, ha concluso Garofalo. “Deve essere anche sociale, con scelte coraggiose che sostengano i lavoratori di oggi e di domani.” Per questo motivo, il sindacato chiede al governo di attivarsi con un protocollo che coinvolga tutte le parti interessate, a partire dal Ministero delle Imprese e delle Istituzioni locali, per garantire un percorso di sviluppo industriale sostenibile e condiviso.
Conclude Garofalo: “Dobbiamo sentirci partecipi di un percorso che rilanci la vocazione industriale dei siti Versalis, anche quelli sottoposti a efficientamento. Guardiamo al futuro e lavoriamo insieme per costruire una transizione veramente sostenibile.”
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