A Siracusa e Carlentini, revocati due finanziamenti, si tratta del ponte di Targia per 1.020.000,00 euro e del centro storico di Carlentini per 236.000, 00 euro.
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A dichiararlo è Vincenzo Vinciullo, leader dei movimenti civici “Siracusa protagonista” e “Prima Siracusa” che recentemente si è aperto al partito di Matteo Salvini. Siracusa e Carlentini: revocati due finanziamenti da parte della Regione, si tratta del ponte di Targia per 1.020.000,00 euro e del centro storico di Carlentini per 236.000,00 euro. “Il Governo regionale, con deliberazione del 14 gennaio, ha provveduto a rimodulare, cioè a ridistribuire, le risorse per gli interventi ricompresi nel Patto Area Tematica 2 – Ambiente – Obiettivo Strategico “Dissesto Idrogeologico”, già stanziate nella scorsa Legislatura. – dice Vinciullo – Ancora una volta, ad essere spogliata, nel silenzio assordante di tutti, è stata la provincia di Siracusa che ha perso ben due finanziamenti, ottenuti nella scorsa Legislatura, con la seguente giustificazione: “A seguito di ulteriore istruttoria tecnico-amministrativa, dal momento che alcuni progetti non presentano i requisiti per poter ottenere l’IGV entro il 31/12/2021”. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo.
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“Scompare definitivamente la parte rimanente del finanziamento del ponte di Targia per 1.020.000,00 euro, cioè oltre un milione di euro e, nello stesso tempo, viene revocato a Carlentini il finanziamento di 236 mila euro per le opere di regimentazione e riduzione del rischio idrogeologico a difesa del centro abitato. Ricordo che, ha proseguito Vinciullo, il finanziamento del ponte di Targia era stato previsto per quesi 6 milioni di euro e, con questa ultima revoca, il ponte rimarrà come un mostro di cemento per i prossimi decenni all’ingresso nord della nostra sfortunata città. In tutta questa vicenda, – ha concluso – quello che colpisce ed offende non è la protervia del Governo regionale che continua a sottrarre risorse alla provincia di Siracusa, ma il silenzio complice di quanti dovrebbero difendere il nostro territorio e non lo fanno. Ancora una volta, ha concluso Vinciullo, la rappresentazione plastica delle 3 scimmiette che non vedono, non sentono e quindi non parlano può rappresentare benissimo il panorama politico della nostra provincia.