Si surriscalda il clima politico nel capoluogo. Usa toni al limite dell’insulto l’ex parlamentare regionale Enzo Vinciullo per attaccare il sindaco Italia che definisce ‘scadente’, giocando sul duplice significato della parola.
È polemica per alcune dichiarazioni del sindaco, durante una intervista a una radio locale, che, con Vinciullo, che afferma “si è lanciato nell’ennesima notizia priva di ogni fondamento, più volte ripetuta sempre sulla stessa radio, contro un oppositore, io, anche in questo caso, che avrei, a suo dire, dichiarato di percepire 11 mila euro al mese, anche se è notorio a tutti che da 6 anni non sono più deputato.”
“Lo scadente, politicamente parlando, sindaco di Siracusa anziché utilizzare le tasse pagate dai siracusani per i poveri e per i soggetti fragili, spende 17.800 euro per comprare spazi pubblicitari, raccontando fatti non veri sugli oppositori della sua cattiva gestione. Chiedo alla Corte dei Conti e al Commissario del Consiglio Comunale di Siracusa di intervenire per porre fine a questo comportamento non rispondente alla D.D.n.53 del 31/12/21.
Se lo ricordi sempre, io rispetto al lei sono un gigante!”.
In un lungo comunicato, l’ex parlamentare nega di aver mai fatto la dichiarazione che gli viene attribuita, che dice essere frutto di ‘fake news’, e sfida il sindaco a dimostrare, postando il video dell’intervista, dove e quando avrebbe pronunciato quelle parole.
Dopo aver rivendicato la propria correttezza nel corso di tutto il suo lungo impegno politico, ricorda al sindaco “Quando la Giunta, di cui lei era Vicesindaco, inviò alla Corte dei Conti di Palermo il mio nome, fra quelli accusati di malversazione, la Corte dei Conti, dandovi una solenne lezione di diritto e di stile, riconobbe, immediatamente, che io ero totalmente estraneo alle accuse da voi mosse nei miei confronti, riconoscendo la mia assoluta estraneità ai fatti che venivano contestati al Comune di Siracusa”.
Vinciullo accusa Italia di usare l’informazione in modo propagandistico.
“Una cosa è invece certa, mentre la gente muore di fame e i soggetti fragili della nostra città sono abbandonati a se stessi, il sindaco a fine mandato della Città di Siracusa pensa di spendere 17.800 euro di tasse, pagate dai siracusani, per raccontare frottole, per farsi pubblicità a gratis, ma soprattutto per infangare onesti cittadini, calunniandoli e continuando a seminare odio nei confronti dell’opposizione”.
Alzando ulteriormente i toni, l’ex deputato aggiunge.
“Per rispondere alla sua saccenza e spocchiosagine, pagata profumatamente dai siracusani, sia attraverso lo stipendio che percepisce che attraverso gli spot pubblicitari gratuiti, sempre pagati dai siracusani, vorrei ricordarle che io posso darle più di una lezione di morale, frutto di una vita politica sempre all’insegna dell’onestà e della massima trasparenza, cose che lei o per smemoratezza, o per ipocrisia, o per pigrizia, o per invidia, o per ignoranza non conosce”.
Vinciullo infine annuncia il ricorso alla Corte dei Conti, al Commissario del Consiglio Comunale di Siracusa e a tutte le Istituzioni interessate dal punto di vista giudiziario.