Si è riunita oggi, nella sede dell’Assessorato regionale all’istruzione della Regione Siciliana, la Conferenza regionale per il dimensionamento scolastico.
Sono 23 le istituzioni scolastiche che perderanno l’autonomia a partire dall’1 settembre 2025.
Dopo il taglio brutale dello scorso anno, quando a perdere l’autonomia furono 74 scuole, il totale delle istituzioni scolastiche cancellate in due anni sale così 97.
Dal prossimo anno scolastico, in Sicilia non ci sarà nessun Circolo didattico, quelli che ancora esistevano sono stati infatti accorpati in Istituti comprensivi, scuole che comprendono l’infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado.
Le 23 scuole che perderanno l’autonomia sono: 5 a Palermo, 4 a Catania, 3 a Messina e Agrigento, 2 a Trapani, Siracusa, Caltanissetta, 1 ad Enna e Ragusa.
Le due scuole della provincia di Siracusa sono entrambe istituti superiori, il Moncada di Lentini e l’Insolera del capoluogo.
L’Istituto Moncada sarà accorpato al liceo Vittorini di Lentini, l’Insolera sarà suddiviso tra il Federico II, al quale saranno accorpate le sezioni del professionale, e al Rizza, al quale andranno quelle del tecnico.
La scelta era nell’aria, entrambi gli Istituti erano infatti nell’elenco delle scuole da accorpare già lo scorso anno.
Elenco dal quale erano poi state cancellate dopo che la norma introdotta nel decreto milleproroghe, approvato a fine dello scorso anno dal governo Meloni, aveva concesso alle regioni la possibilità di rinviare di un anno scolastico l’accorpamento di un numero di scuole non superiore al 2,5 per cento del contingente dei corrispondenti posti di dirigente scolastico e di direttore dei servizi generali e amministrativi.
Ricordiamo che lo scorso anno in provincia di Siracusa sono state accorpate 7 scuole, tutti Istituti comprensivi.
Due erano di Siracusa, una ciascuno di Augusta, Avola, Floridia, Lentini, Noto e Pachino, mentre nel capoluogo era invece stato recuperato il Verga dopo la sentenza del Cga che aveva accolto il ricorso del comune di Siracusa contro l’accorpamento deciso nel piano di dimensionamento dell’anno precedente
Nel capoluogo, dall’1 settembre 2024, hanno cessato di essere autonomi gli istituti comprensivi Martoglio e Chindemi.
A Lentini il comprensivo Vittorio Veneto, ad Augusta il Todaro, a Floridia il Volta, a Pachino Brancati, a Noto l’Aurispa,
Duro il commento del segretario generale della Flc Cgil Siclia, Adriano Rizza.
La Flc è stato l’unico sindacato a votare, assieme al rappresentante della Consulta degli studenti, contro la proposta di dimensionamento presentata dall’assessore regionale per l’Istruzione Turano.
“Questo drastico ridimensionamento è il risultato di una norma voluta dal governo Meloni con il solo obiettivo di risparmiare 88 milioni di euro a livello nazionale, a discapito di studenti, famiglie e lavoratori del comparto scolastico.
Non possiamo accettare che il futuro dei nostri giovani venga sacrificato sull’altare dei tagli di bilancio”,
“La decisione avrà effetti devastanti sulla tenuta del sistema scolastico regionale, già gravemente provato da carenze di personale, strutture inadeguate e una dispersione scolastica tra le più alte d’Italia.
La perdita di ulteriori autonomie comporterà accorpamenti forzati, aumento degli alunni per classe, riduzione delle dirigenze scolastiche e peggioramento della qualità dell’insegnamento.
Questo provvedimento colpisce soprattutto le aree interne e le zone più svantaggiate, già carenti di servizi essenziali, aggravando le disuguaglianze territoriali e sociali.
La Flc Cgil chiede con forza il ritiro del piano di dimensionamento e l’avvio di un confronto costruttivo con il Ministero dell’Istruzione e le istituzioni regionali per garantire un sistema scolastico pubblico inclusivo e di qualità.
Non si può risparmiare sul futuro delle nuove generazioni. L’istruzione è un diritto, non una voce di bilancio da tagliare”.
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