Il giorno dopo il rimpasto nella giunta, che ha visto il Mpa entrare a pieno titolo a far parte dell’amministrazione comunale, non si registrano reazioni nel centro destra, dopo gli scontri dei giorni scorsi.
Arrivano invece le razioni di Sud chiama Nord e del Partito democratico.
La reazione del movimento di Cateno De Luca, di pieno sostegno alla scelta del sindaco Italia, è affidata a un comunicato firmato dal vice sindaco Edy Bandiera, che è anche coordinatore provinciale, e dal coordinatore cittadino Alessandro Spadaro.
“Condividiamo in toto le scelte e la strategia del Sindaco al quale non mancherà, come d’altronde sin dall’inizio della nostra alleanza, il nostro sostegno politico.
Il confronto è stato utile per ribadire all’interno dell’agenda politica i temi condivisi e importanti per la città, che sono stati al centro dell’alleanza di maggio scorso: lavorare per rilanciare Siracusa nello scenario nazionale e internazionale per attrattività e interessi culturali ed economici, migliorare la rete dei servizi e la qualità della vita dei cittadini e, soprattutto, rivendicare e restituire alla Città, che vive un deficit di rappresentanza rispetto ad alcuni centri della provincia, il ruolo politico centrale che le spetta. In questa occasione, quindi, indiscutibilmente, appare consolidata la già cementata, e collaudata, intesa elettorale e di governo della città perché al centro ci sono i motivi fondativi della nostra alleanza che non può essere minimamente scalfita da eventuali tempistiche legate all’attribuzione di posizioni politico-amministrative”.
Fortemente critico invece il commento del gruppo consiliare del Partito democratico, che mette in risalto l’impasse di queste settimane concluso ieri con la nomina dei due assessori.
“Un impasse risolto, probabilmente ancora per poco, dal mantenimento in giunta della prof.ssa Teresella Celesti.
Un impasse, quello della quota rosa, che non è solo tecnico ma profondamente politico: abbiamo un problema culturale enorme in consiglio e nella politica cittadina.
Il rispetto della parità di genere, a nostro avviso, non è un problema da superare, un obbligo a cui sopperire ma uno stimolo da sfruttare, una traccia da seguire per garantire a tutte e tutti le stesse possibilità.
In una politica impregnata di logiche e modalità maschiliste, la presenza di una sola donna in giunta (rispettando solo la legge regionale e non quella nazionale) ci chiarisce che tanto ancora bisogna fare per la parità nelle Istituzioni e per un nuovo modo di fare politica.
D’altronde il rimpasto di oggi risponde perfettamente alle logiche di spartizione di potere ed è quanto di più distante dalla condivisione di un progetto politico e da un’idea di città definita. Ci chiediamo quando saranno chiari gli obiettivi politici e programmatici con cui avranno luogo i nuovi ingressi attuali e futuri, visto che gli obiettivi elettorali e partitici sono già palesi e da tempo.
Il gruppo consiliare del Partito Democratico rimarrà all’opposizione, lontano da una politica legata alle segreterie politiche, teso alla costruzione di una città migliore e di istituzioni aperte a tutte e tutti, anche e soprattutto alle donne”.