A ormai poche ore dalla scadenza per la presentazione delle liste per le elezioni degli organi politici del Libero Consorzio comunale, lo scontro nel centrodestra non accenna a ricomporsi.
Ieri c’era stato un botta e risposta tra il deputato di Fratelli d’Italia Luca Cannata e Michelangelo Giansiracusa, candidato alla presidenza, sostenuto da Mpa assieme alla Lega, alla Dc e alla componente di FdI che fa riferimento al deputato regionale Carlo Auteri (leggi l’articolo),
Cannata aveva chiesto provocatoriamente al sindaco di Ferla di “dimostrare di voler essere il presidente della ex Provincia regionale e non il capo di gabinetto e dipendente del sindaco Italia”.
Giansiracusa aveva replicato accusando il leader di FdI di voler mascherare il fallimento della sua strategia con affermazioni “inopportune quanto scollegate da un dato di realtà”.
Sulla polemica interviene ora il Commissario provinciale di Fratelli d’Italia, Salvatore Coletta, con un duro comunicato in cui accusa Giansiracusa.
“Trovo paradossale che Giansiracusa parli di inopportunità, quando la sua intera candidatura è nata e si è strutturata attorno a un’area politica ben precisa, che ha come baricentro il sindaco di Siracusa, Italia, figura dalla quale Fratelli d’Italia ha preso e continua a prendere con chiarezza le distanze.
Parlare di progetto inclusivo mentre si rivendica orgogliosamente un’alleanza con un’amministrazione da cui ci separano visione, metodo e risultati, è l’ennesima dimostrazione di come si continui a confondere la guida di un ente istituzionale con l’appartenenza a un fronte politico ben definito”.
Coletta difende la posizione del suo partito, almeno della parte ufficiale, accusando Giansiracusa di non essere un candidato super partes, ma di avere scelto con chiarezza da che parte stare.
“Il suo è un percorso chiuso in un recinto politico ben preciso, non un progetto istituzionale nell’interesse collettivo”.
Quindi la presa di distanza dalla candidatura del sindaco di Ferla, in uno scontro che appare ormai insanabile.
“Fratelli d’Italia non ha bisogno di nascondere nulla.
Siamo sempre stati coerenti, anche quando questo significava non inseguire poltrone o accordi di comodo.
Abbiamo detto con chiarezza che non ci saremmo messi al servizio dell’amministrazione Italia, e lo ribadiamo.
È questione di credibilità, quella stessa credibilità che oggi chiediamo a chi si candida alla guida del Libero Consorzio.
Chi oggi si presenta come costruttore di ponti, ma nella realtà ha già scelto a quale sponda politica approdare, non può avere una visione istituzionale responsabile, sganciata dalla logica di appartenenza.
La Provincia ha bisogno di un presidente che sappia guidarla fuori dal dissesto, garantendo equità, imparzialità e spirito di servizio.
Non ha certo bisogno di un presidente part time che la mattina prenda ordini come dipendente del sindaco Italia e nel pomeriggio si limiti a fare il presidente della Provincia come fosse un passatempo.
I cittadini meritano una guida all’altezza delle sfide del territorio, non un’estensione dell’ufficio del sindaco di Siracusa Italia. Su questo – conclude Coletta – non accetteremo ambiguità né compromessi”.
Resta da capire, a poco più di 24 ore dalla chiusura delle liste per le elezioni del 27 aprile, su chi punterà FdI per la presidenza dell’ente e cosa faranno Forza Italia e Noi Moderati, dopo il ritiro della candidatura del sindaco di Francofonte Daniele Lentini.
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