“Ma quanto deve durare ancora questo drammatico teatrino sulla Sanità siracusana?”.
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Se lo domanda il segretario provinciale della Cgil di Siracusa Roberto Alosi che ha inviato una nota protocollata 2031/118 del 15/04/2020, dell’ Unità Operativa Complessa del Sistema Urgenza Emergenza Sanitaria 118 della Centrale Operativa di Catania – Ragusa – Siracusa, al Direttore Sanitario dell’ASP di Siracusa e al Direttore dell’ospedale Umberto I, intimando la chiusura immediata, fino a data da destinarsi, dei Reparti di Medicina, di Geriatria e la U.O.S. Stroke Unit dell’Ospedale Umberto I per contagio Covid19, ne dispone l’immediata sanificazione e ordina la quarantena a tutto il personale sanitario ivi operante. “Il disastro sanitario che si sta consumando sotto gli occhi attoniti di tutti noi va fermato, subito! Basta con le polemiche inutili di chi continua a girarsi dall’altra parte. Basta con tentativi raffazzonati di agguantare una situazione che rischia di essere sempre più fuori controllo. La Direzione Generale e Sanitaria dell’Asp faccia un passo indietro in nome di un residuo di lealtà e di dignità dovuto a tutta la nostra comunità. Sfuggire a questa responsabilità, come accaduto fino adesso, accresce soltanto il clima già pesante di incredulità e sgomento.
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Il continuo rincorrersi di notizie di contagio all’interno delle nostre strutture ospedaliere (Siracusa, Avola e ultima in ordine di tempo Augusta), di smentite della dirigenza sanitaria confuse, contraddittorie e a tratti opache, la dice lunga sul concetto di trasparenza applicato alla gestione dell’emergenza Covid 19 nella nostra provincia. E a nulla vale l’obbligo di riservatezza imposto nei confronti della stampa e degli stessi operatori sanitari dipendenti dell’Azienda che, al contrario, accresce oltremodo la tensione e il sospetto dell’ inefficacia dei provvedimenti adottati. Alla luce di quanto sopra, in un contesto di massima emergenza nel quale il tempo non è una variabile neutra, ancora una volta sollecitiamo con forza la Direzione Strategica dell’ASP a dare immediato corso alle direttive già impartite dall’Assessore Regionale alla Sanità al fine di insediare un’autorevole Cabina di Regia permanente di monitoraggio e di informazione in cui si possa esercitare, accanto a quella doverosa delle istituzioni, la responsabilità dei cittadini e delle forze sociali di rappresentanza. Persistere nella volontà di non farlo è un errore strategico che appesantisce pericolosamente la fragilità sociale del territorio e rischia di non centrare l’obiettivo.