Secondo il piano di dimensionamento della rete scolastica, in corso di definizione, due scuole della provincia potrebbero perdere l’autonomia. Sono entrambi istituti comprensivi: il Verga di Siracusa e il Brancati di Pachino.
I due istituti comprensivi potrebbero scomparire e gli alunni essere distribuiti nelle altre scuole della città. È quanto emerge dalla proposta di Piano, elaborato nel corso della riunione della Conferenza provinciale, cui spetta esprimere il parere che il Dirigente dell’Ufficio Scolastico per Ambito territoriale, dovrà trasmettere all’Assessorato Regionale dell’istruzione e della formazione professionale, a cui spetta l’ultima parola, per l’approvazione, dopo l’intesa con il Ministero dell’Istruzione.
La legge prevede che per acquisire o mantenere la personalità giuridica, le istituzioni scolastiche debbano avere una popolazione scolastica, prevedibilmente stabile per almeno cinque anni, non inferiore a 500 alunni.
Fanno eccezione le isole minori, i Comuni montani e le aree geografiche contraddistinte da specificità etniche o linguistiche, in cui l’indice può essere ridotto a 300 alunni.
I limiti sono stati fissati nell’ultima legge finanziaria, che ha modificato per gli anni scolastici 2022/2023 e 2023/2024 il numero minimo di studenti, che era rispettivamente di 600 e 400.
Ferma l’opposizione della Flc Cgil, con il segretario Gianni La Rosa che chiede il mantenimento delle due autonomie scolastiche, anche in deroga al tetto fissato, per dare modo alle scuole di poter attuare le iniziative necessarie ad aumentare il numero di alunni iscritti fino al limite dei 500.
La Rosa fa riferimento ad alcuni precedenti, che negli anni scorsi hanno permesso di salvare, tra le altre, il Liceo Megara di Augusta e gli istituti comprensivi Martoglio e Chindemi di Siracusa.
Mentre per il Brancati di Pachino, la soluzione sembra vicina, visto il numero di alunni proprio intorno a 500, per il Verga la proposta del Comune di Siracusa prevede lo smembramento della scuola, quello che La Rosa definisce uno ‘spezzatino’, con la suddivisione dei plessi che verrebbero accorpati proprio da Martoglio e Chindemi.
Sulla questione interviene il movimento “Civico4”, che chiede all’Amministrazione comunale di non avanzare, neanche in via cautelativa, alcuna proposta di razionalizzazione o accorpamento, e di sostenere la articolata proposta di attività dei docenti del Verga, per valorizzare l’offerta formativa della scuola, motivando le famiglie in modo che dopo la campagna delle iscrizioni per il nuovo anno scolastico, possa essere raggiunto e superato l’obiettivo dei 500 alunni.
Il leader di ‘Civico4’, Michele Mangiafico, accusa l’Amministrazione comunale di avere posto le premesse, già nel 2019, “per alimentare in città plessi superaffollati e classi con un numero eccessivo di allievi, creando le condizioni per il depauperamento di scuole che oggi si trovano, evidentemente, in difficoltà”.
Mangiafico conclude: “Dunque, qualora il rischio dovesse tradursi in realtà, ci troveremmo di fronte all’ennesimo fallimento dell’attuale Amministrazione comunale”.