Dieci scuole perderanno l’autonomia in provincia di Siracusa, ma non sono tutte quelle proposte dalla Conferenza provinciale.
Questo quanto deciso nella riunione di oggi della Conferenza regionale di organizzazione della rete scolastica per l’anno scolastico 2024/2025, convocata dall’assessore regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale Girolamo Turano.
La Conferenza ha cambiato in modo significativo la proposta presentata dalla Conferenza provinciale dello scorso 17 novembre.
A perdere l’autonomia scolastica, a partire dall’1 settembre 2024, saranno 9 istituti comprensivi e 2 superiori.
La proposta provinciale prevedeva invece 7 comprensivi e 3 superiori.
Quattro scuole, e questa è una sorpresa, sono di Siracusa, due di Lentini e una ciascuno di Augusta, Floridia e Pachino e a sorpresa Avola a Noto.
A Siracusa, va però ricordato, che il Verga recupererà la propria identità dopo la sentenza del Cga di giugno scorso, che ha accolto il ricorso del comune di Siracusa contro l’accorpamento deciso nel piano di dimensionamento dello scorso anno.
L’assessore Turano ha così confermato la sua intenzione di concentrare i tagli nei grossi centri.
Nel capoluogo, l’1 settembre 2024, cesseranno di essere scuola autonome, gli istituti comprensivi Martoglio, Chindemi e Archimede e l’istituto superiore Insolera.
Sorprendente la decisione di sopprimere l’autonomia dell’Archimede, di cui non si era mai parlato in nessuna sede, e i cui plessi verranno invece divisi tra l’Archia e il Giaracà.
Il Martoglio, ad eccezione del plesso Collodi di via Asbesta, sarà assorbito dall’istituto comprensivo Verga.
Il Chindemi sarà invece accorpato al Woityla.
Le articolazioni dell’Insolera saranno divise tra il Rizza, al quale andranno quelle di indirizzo tecnico, e il Federico II di Svevia al quale andranno quelle del professionale.
A Lentini perderanno l’autonomia due scuole, l’istituto superiore Moncada e il comprensivo Vittorio Veneto.
Il primo sarà accorpato al Vittorini, mentre i plessi del secondo saranno distribuiti tra gli altri due comprensivi della città, il Marconi e il Riccardo da Lentini.
Ad Augusta il comprensivo Todaro vedrà i sui tre plessi aggregati agli altri tre comprensivi, Principe di Napoli, Corbino e Costa.
A Floridia il Volta sarà accorpato in parte al De Amicis e in parte al Quasimodo.
A Pachino non sarà più autonomo il comprensivo Brancati, che sarà diviso tra il Verga e il Pellico
A Noto sarà soppresso il comprensivo Aurispa, aggregato in parte al Melodia e in parte al Maiore.
Salvo a Pachino il superiore Calleri, di cui si era proposta l’aggregazione al Bartolo, con la sezione professionale per l’agricoltura di Rosolini all’Archimede.
Salvo anche il comprensivo Alessandra di Rosolini.
Nei giorni scorsi era stato un susseguirsi di incontri all’assessorato regionale, con operatori del mondo scolastico, sindacati e, soprattutto esponenti politici.
Notevoli le pressioni, e facile intuire dai risultati chi ha vinto e chi ha perso all’interno del centro destra provinciale.
La soppressione a sorpresa di una autonomia scolastica ad Avola e il salvataggio di una scuola a Rosolini e una Pachino, dimostrano come, tra i due potenti onorevoli della zona sud, a spuntarla nettamente sia stato il rosolinese Gennuso, e lo sconfitto sia l’avolese Cannata.
Brutto colpo anche per il capoluogo, che vede sacrificata una quarta scuola, quando sperava invece di poter salvare una delle tre di cui si parlava.
Ora l’assessore Turano dovrà emanare il decreto che renderà, dopo il visto del Ministero dell’istruzione e il merito, definitivo il nuovo assetto della rete scolastica nella provincia.
Adesso ci aspettiamo una coda di accese polemiche e ricorsi alla magistratura competente.