L’Ortigia di Stefano Piccardo non si ferma più e malgrado le fatiche di coppa, i biancoverdi riescono a trovare forza e lucidità per affrontare e battere il Telimar Palermo nell’atteso derby siciliano.
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I biancoverdi partono subito bene, con Tempesti che para un rigore a Damonte e Gallo che in superiorità sblocca il risultato. Un minuto dopo raddoppia Mirarchi, ancora con l’uomo in più. Il Telimar si fa sotto e riesce ad accorciare con Galioto, ma poi ci pensa ancora Gallo con una splendida palombella a chiudere il parziale sul 3-1. Anche nel secondo tempo è l’Ortigia a fare la partita, con una ottima difesa e con una transizione offensiva molto veloce. Ferrero allunga con una pregevole beduina, il Telimar risponde ancora con Galioto, quindi ci pensano Cassia e Vidovic (in superiorità) a fissare il punteggio sul 6-2 prima dell’intervallo lungo. Nel terzo parziale, l’Ortigia accusa la stanchezza e perde un po’ di lucidità e ritmo, il Telimar ne approfitta e, con Del Basso e Lo Dico, sfrutta al meglio le due occasioni con l’uomo in più portandosi a meno 2. Nell’ultimo quarto i biancoverdi ritrovano spinta e allungano ancora con Rossi che schiaccia a rete un bell’assist di Vidovic. Passano meno di venti secondi e Giliberti avvicina nuovamente il Palermo. A 2’55 dalla sirena è Vidovic a chiudere i conti per il 5-8 finale. Adesso per l’Ortigia venti giorni senza impegni ufficiali, utili a rifiatare un po’.
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Questo il commento del tecnico dell’Ortigia, Stefano Piccardo, nel post partita: “Sapevamo che sarebbe stata difficile. Abbiamo cominciato molto bene difensivamente, Tempesti ha dato sicurezza a tutto il reparto. Nel terzo tempo, invece, abbiamo faticato tantissimo e abbiamo subito un parziale di 0-2. Però poi abbiamo gestito e nel quarto tempo siamo stati bravi, anche se abbiam preso un gol stupido a uomini pari, su una disattenzione, ma direi che la squadra ha prodotto gioco, giocando bene con l’uomo in meno e con l’uomo in più. Sono soddisfatto, oggi era importante portare a casa il risultato e non rischiare. Adesso ci si riposa un attimo, per un paio di giorni, e poi ci si prepara a un ciclo di tre settimane di lavoro in funzione della Champions”. A fine gara ha parlato anche Martino Abela: “Ci aspettavamo un match non semplice, ma eravamo motivati perché per noi lo stimolo arriva ogni partita. Il risultato della Champions è stato positivo, ma c’è sempre bisogno di riconfermare quello che abbiamo fatto di buono l’anno scorso e provare a migliorarci ancora. Questa idea deve essere un punto di riferimento per ogni impegno che affrontiamo. Nel terzo tempo eravamo più stanchi per via delle fatiche della settimana scorsa. Riprendere e ritrovare un buon ritmo non era semplice, però abbiamo dimostrato di essere una buona squadra riuscendo a uscire dall’unico momento di difficoltà della partita, perché per il resto penso che siamo sempre stati in gestione”.
Ottima la prova della difesa: “Tutto parte sempre dalla difesa – afferma Abela – sono le difese che ti portano a vincere le partite, così come i campionati. Il nostro obiettivo negli anni è stato quello di migliorare il sistema difensivo e adesso ci stiamo riuscendo. Sia a uomo in meno che a uomini pari. Difendendo bene si va bene anche in attacco”.