Agenti della Digos, a seguito di celere attività investigativa, hanno denunciato D.S., siracusano di 40 anni, già noto alle forze di polizia, per i reati di minaccia aggravata a pubblico ufficiale nei confronti del Sindaco di Siracusa Francesco Italia e S. D. , siracusano di 28 anni, per i reati di minaccia aggravata a pubblico ufficiale e diffamazione per via telematica/informatica e per istigazione a delinquere, sempre nei confronti del Sindaco di Siracusa.
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In particolare, D.S. ha minacciato di morte il sindaco e, in un secondo episodio, ha pubblicato su Facebook un video in cui organizzava una protesta. S.D., invece, ha diffuso via internet un video in cui proferiva gravi offese sessiste contro il sindaco, minacciando anche di investirlo con la propria auto. Al fatto increscioso accaduto nei confronti del sindaco Italia, solidarietà ha espresso la Filcams Cgil di Siracusa. “Quello a cui si assiste quotidianamente, è un aumento della rabbia che rischia di lasciare libero spazio alle criminalità organizzate e non. C’è un terreno fertile in questo momento per le mafie, il silenzio è servito sempre da concime alle loro espansioni. Le lentezze dei sistemi ipotizzato, come la cassa integrazione, per far fronte ad una situazione straordinaria facilita l’esplosione di rabbia che difficilmente verrà controllata. Bisognava dare vita a degli strumenti straordinari per la fase che stiamo vivendo, non invece strumenti che già nell’ordinario camminano a rilento o che spesso non funzionano”.
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“Il peso più grosso è davvero sulle spalle dei sindaci, lasciti colpevolmente soli ad affrontare una situazione mai verificatasi e che scuote pesantemente l’economia di un intero territorio. Speriamo si riparta dai Sindaci dalla schiena dritta, quegli stessi sindaci, che in occasioni precedenti allo scoppio della pandemia in atto, hanno fatto della solidarietà verso chi ha di meno, il proprio mantra. Francesco Italia è uno di quei sindaci”. Questo il commento di Alessandro Vasquez che, oltre a stigmatizzare le minacce ricevute dal Sindaco Italia e ad esprimergli la propria stima e vicinanza, esorta tutti gli organi preposti a fare il massimo per dare risposte celeri alle migliaia di lavoratori e lavoratrici che si trovano in cassa integrazione od in altro ammortizzatore sociale.