L’Arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo, alla vigilia della Pasqua ha sempre incontrato i giornalisti e gli operatori della comunicazione per il tradizionale scambio di auguri.
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Quest’anno, in piena emergenza sanitaria, Pappalardo ha voluto diffondere le sue parole di speranza sempre attraverso i mezzi di comunicazione con un messaggio scritto ed un video. “Abbiamo vissuto davvero una Quaresima di penitenza, fitte tenebre – come ha detto Papa Francesco – si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città, ci siamo trovati impauriti e smarriti. Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. – ha detto l’arcivescovo Pappalardo – Facciamo dunque tesoro di queste esperienze dolorose per riscoprire la gioia di relazioni ricche di umanità con i nostri familiari e con il nostro prossimo, relazioni improntate a vera amicizia e solidarietà che danno un volto bello alla nostra condotta personale e uno stile di vita nuova alla nostra società. Monsignor Pappalardo poi ha rivolto un pensiero a quanti si sono impegnati in queste settimane sul fronte dell’emergenza sanitaria.
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“Quanti esempi di generosa dedizione abbiamo potuto ammirare in questi giorni da parte del personale sanitario, nonché dei rappresentanti delle Istituzioni, del personale delle forze dell’Ordine e dei Volontari i quali non si sono assolutamente risparmiati pur di rendere meno difficoltosa la vita di tanti uomini e donne, malati, anziani, poveri bisognosi di attenzioni e di cure. Questa emergenza sanitaria, che abbiamo vissuto e sofferto insieme, deve diventare per tutti occasione propizia di una vita migliore. La Pasqua celebra la Risurrezione del Signore Gesù e l’inizio della vita nuova per quanti crediamo in Lui”. Poi citando ancora Papa Francesco: “Il Signore si risveglia per risvegliare e ravvivare la nostra fede pasquale (…). Abbiamo una speranza: nella sua croce siamo stati risanati ed abbracciati affinché niente e nessuno ci separi dal suo amore redentore”. Questa è la nostra certezza. Viviamo dunque con gioia e con speranza questo giorno di festa e la “pace” del Signore Risorto dimori sempre nel nostro cuore, nelle nostre famiglie, nell’intera società umana. Assicurandovi il mio costante ricordo nella celebrazione della Santa Messa e implorando su tutti la Benedizione del Signore, di cuore vi auguro una Buona Pasqua”
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