“Anche ausiliari e pulizieri tra i contagiati di questa emergenza. Lavoratori che stanno rischiando in prima persona e che non possono restare invisibili.
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Massima tutela anche per loro; le istituzioni adottino tutte le misure di sicurezza per questi lavoratori e garantiscano corsie preferenziali per effettuare i tamponi e la distribuzione dei dispositivi di sicurezza.” Il sostegno al popolo degli “invisibili” della provincia arriva dal segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, e dal segretario generale della Fisascat Cisl territoriale, Teresa Pintacorona. “Una vicinanza che stiamo garantendo sin dal primo momento a tutto il personale ausiliario, dei pulizieri, delle guardie giurate e della ristorazione – hanno aggiunto – Si tratta di donne e uomini che stanno garantendo presenza e servizio all’interno di tutti i reparti, anche quelli più sensibili, tra questi la stessa area Covid. Sono rimasti anche loro in prima linea e alcuni hanno dovuto fare i conti con il contagio. C’è chi sta aspettando l’esito del terzo tampone perché rientrante tra i casi probabili al primo prelievo”.
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“La notizia di altri possibili contagi all’Umberto I e l’annuncio dello sdoppiamento del pronto soccorso di Avola – hanno sottolineato Carasi e Pintacorona – confermano, purtroppo, le denunce fatte dalla Cisl in queste settimane. Abbiamo ribadito, e lo facciamo anche per gli ausiliari, in modo che qualcuno possa intendere, che le segnalazioni non creano allarmismo se vengono raccolte con lungimiranza. Indicano dei problemi da risolvere; si chiama buon senso. L’Asp ha predisposto un piano economico Covid per i suoi dipendenti – hanno concluso Vera Carasi e Teresa Pintacorona – Gli “invisibili” rischiano invece di continuare a rischiare la vita e non percepire alcune indennità di rischio perché il loro contratto non lo prevede. Dovrebbero essere le singole aziende a farsi carico di questa esigenza.”