Ancora un medico e una infermiera risultati positivi all’Umberto I di Siracusa.
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“Ai fascicoli d’inchiesta penseremo dopo, adesso ci si attivi per tutelare la salute di tutti gli operatori e, con essa, quella di tutte le persone che si affidano alle varie Unità operative della struttura.” Richiesta ferma nelle parole del segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, del segretario generale della Cisl Medici, Vincenzo Romano, e del segretario generale della FP Cisl, Daniele Passanisi, dopo i nuovi casi di positività confermati questa mattina. “Ora basta, non è più tempo di polemiche – aggiungono i tre segretari – Abbiamo l’obbligo morale di intervenire in tempo. Non possiamo permetterci di pagare leggerezze o disposizioni errate. Prima il Pronto soccorso, questa mattina Oncologia. Stiamo parlando di reparti dove è evidente la presenza di soggetti con immunodeficienza. Ci vuole un incontro urgente con i vertici provinciali dell’ASP – concludono Carasi, Romano e Passanisi – Ora ci vuole tempestività e priorità nell’effettuazione dei tamponi a tutto il personale sanitario, nessuno escluso, e la tracciabilità di tutti i degenti transitati dall’Umberto I negli ultimi quindici giorni con immediata sanificazione degli ambienti che, fino a stamattina, hanno ospitato il reparto di Oncologia e che prossimamente sarà parte attiva nello sdoppiamento del Pronto soccorso già deciso qualche giorno fa. Si attivi immediatamente il Sindaco di Siracusa – sottolineano i segretari – È lui, in base alla legge 502 del 1992, la massima autorità sul territorio comunale in materia di sanità pubblica.”