“Necessita un’azione tempestiva e pragmatica per affrontare l’emergenza Coronavirus ed arginare i contagi da parte dell’Asp di Siracusa, bisogna che tutto il personale ospedaliero venga sottoposto immediatamente ai test del tampone e che gli esiti siano disponibili in poche ore”.
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A ribadirlo sono stati il segretario generale della Funzione pubblica Cisl di Siracusa e Ragusa, Daniele Passanisi ed il responsabile del Dipartimento Sanità pubblica della Fp Cisl di Siracusa e Ragusa, Mauro Bonarrigo, secondo cui occorre un deciso cambio di passo ed una rimodulazione delle metodologie organizzative. “E’ necessaria un’azione rapida per la rimodulazione e la razionalizzazione nel Piano di Emergenza divenuta ormai crisi – hanno sottolineato Passanisi e Bonarrigo – risolvendo il dubbio sulla carenza dei Dpi, i Dispositivi di protezione individuale, sulle scorte disponibili, sui provvedimenti d’acquisto effettuati e sulle previsioni di consegna, bisogna, inoltre, individuare degli spazi dedicati, indipendenti ed isolati, indispensabili ad eliminare la promiscuità e, quindi, a garantire un reale distanziamento sociale dei pazienti in attesa dell’esito del tampone, poiché il modello in atto utilizzato amplifica la potenzialità di contagio invece di favorirne il contenimento, innescando un circolo vizioso di cui diventano sicure vittime gli operatori impegnati nel contrasto al Coronavirus”.
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Ma Passanisi e Bonarrigo hanno anche sferzato il sistema sanitario siracusano evidenziando come sia in “ginocchio” e come l’impegno proclamato dalla politica regionale e nazionale e la sterile incisività delle pressioni in cui si dicono impegnati i rappresentanti del nostro territorio, abbiano prodotto finora solo un gap, in termini di ritardo, irrecuperabile e penalizzante per la salute pubblica. “Ai lavoratori sanitari ed alla collettività servono riscontri tangibili sulla sicurezza e non annunci anacronistici – hanno specificato Passanisi e Bonarrigo – visto l’acutizzarsi della situazione”. La Cisl Fp Ragusa e Siracusa ha inviato lo scorso 28 marzo una nota di evidenza dei punti cruciali che disarmano il personale sanitario, frutto della malagestione dell’emergenza, dopo che aveva più volte evidenziato e denunciato nelle ultime settimane che i rischi fossero questi, ma le reazioni sono state lente ed inappropriate. La Fp Cisl di Ragusa e Siracusa non ha lesinato, quindi, critiche nel merito del piano organizzativo predisposto dall’Asp a fronte dell’emergenza “Covid 19”.
“L’evidenza dei fatti ci porta a recriminare sulla manifesta incapacità ed inadeguatezza dei dirigenti dell’Asp di Siracusa che stanno gestendo l’emergenza virale con presuntuosa onniscienza – hanno chiarito il segretario generale della Funzione pubblica Cisl di Siracusa e Ragusa, Daniele Passanisi ed il responsabile del Dipartimento Sanità pubblica della Fp Cisl di Siracusa e Ragusa, Mauro Bonarrigo – che li ha resi sordi al grido d’allarme che avevamo lanciato e riluttanti al confronto con il sindacato. Se si prosegue con questo modello organizzativo saranno gli ospedali a rischiare di essere i veri focolai, e il caso del Pronto Soccorso di Siracusa ne è la plastica testimonianza. Urge un immediato intervento per evitare il tracollo dei servizi sanitari, chi ha sbagliato va rimosso dall’incarico ed, eventualmente, va richiesto un sostegno al Governo per il commissariamento delle attività di contrasto alla diffusione del contagio. In trincea ci sono persone che, in aggiunta ai diritti nella qualità di lavoratori, reclamano l’inviolabile diritto alla salute. Mettere a repentaglio la sicurezza delle persone non è permissibile a nessuno. Continueremo a vigilare sulla gestione e sulla validità delle procedure, coinvolgendo gli organi preposti, affinché assicurino il rispetto delle condizioni di sicurezza dei lavoratori e dei cittadini, perché in questo momento storico nessuno di noi è al riparo dai rischi”.