“La soddisfazione è naturale, ma adesso subito al lavoro per sfruttare questa opportunità per il nostro territorio. Le Zes istituite dal Ministro Provenzano interessano gran parte della nostra provincia. È un’occasione che non possiamo più sottovalutare, un treno in corsa sul quale salire in maniera unita e coordinata. Adesso la politica faccia la sua parte senza divisioni: è l’ultima possibilità che abbiamo per dare un futuro a questa provincia e alle nuove generazioni.”
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È questo il commento del segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, alla firma del decreto istitutivo delle Zone Economiche Speciali siglato dal ministro per il Mezzogiorno. “Basta scorrere l’elenco delle zone ricadenti nelle Zes istituite per rendersi conto dell’importanza di questo provvedimento – continua ancora la Carasi – Augusta-Melilli, Priolo Gargallo, Siracusa, il porto di Augusta, l’interporto di Melilli e poi ancora Avola, Carlentini, Francofonte, Solarino, Floridia, Rosolini, Pachino, Lentini e Palazzolo Acreide. Ci sono tutte le filiere economiche di questo territorio. Zona industriale, aree portuali, zone agricole e di grandi eccellenze delle nostre produzioni. L’intera area industriale resta un punto di riferimento; si abbandonino visioni fuori da qualsiasi logica di sviluppo e si collabori perché gli investitori trovino terreno fertile per nuove produzioni e rilancio di interi settori”.
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“Adesso questa provincia ha, in mano, l’opportunità di rilanciarsi – aggiunge il segretario della Cisl – I benefici economici sono previsti dal decreto legge ‘Mezzogiorno n. 91/2017’ e gli incentivi fiscali più il credito di imposta per investimenti fino a 50 milioni di euro possono aprire nuove opportunità anche nella nostra zona industriale. All’interno del provvedimento c’è un consistente regime di semplificazioni – sottolinea ancora la Carasi – che saranno stabilite da appositi protocolli e convenzioni. In questo modo potremo prevedere anche l’accelerazione dei tempi procedimentali per garantire l’accesso agli interventi di urbanizzazione primaria (gas, energia elettrica, strade, idrico) alle imprese insediate nelle aree interessate. Interventi che ricadranno come beneficio anche sulle popolazioni di queste aree. Adesso, però, smaltiamo subito l’entusiasmo – conclude Vera Carasi – si lavori insieme, istituzioni, mondo produttivo e del lavoro, per avere rapidamente questi benefici. Alla politica non resta che riporre divisioni e antagonismi da poltrona: questa terra, a maggior ragione dopo la crisi Covid, non può più permettersi pressapochismo e ritardi.”