A stigmatizzare in negativo l’operato dell’Assessore regionale ai Beni Culturali Samonà, nell’ultimo suo annuncio che riguarda gli interventi di messa in sicurezza dell’ex Tonnara di Siracusa, sono il segretario della Fillea-Cgil Salvo Carnevale e Paolo Tuttoilmondo di Legambiente provinciale.
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“Ormai a un passo dall’essere gli ultimi per qualità della vita, questa classe dirigente sarà ricordata per essere la prima per numero di passerelle e per quantità di annunci altisonanti disattesi. Ma senza uno straccio di pudore e, soprattutto, senza la minima idea di come si debbano sbloccare opere, vengono a fare le gite e annunciano, dichiarano, prendono impegni solenni. Ma non ne rispettano uno.” Ritornato sull’argomento Paolo Tuttoilmondo e Salvo Carnevale. Ultimo, in ordine cronologico, l’annuncio dell’Assessore ai Beni Culturali, Samonà. Viene a portarci gli spiccioli:“Per un intervento di messa in sicurezza della Tonnara che pone un freno all’azione di degrado di un sito di grande interesse sia sotto il profilo architettonico che di operosità del territorio. È un intervento che sta a cuore al Governo regionale impegnato, sin dall’inizio del proprio mandato, nel contrasto alla criminalità e nell’azione di recupero delle testimonianze storico-architettoniche ed etnoantropologiche che testimoniano la storia e l’operosità dei siciliani”. Queste le parole dell’assessore, ma dimentica che quel sito è in stato di totale abbandono, nonostante le ripetute denunce, da oltre quattro anni. E invece di chiedere scusa, magnificano sulle grandi prospettive”.
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“L’adempimento di questo alto mandato nel caso della Tonnara – ci informa l’assessore – corrisponde all’elargizione di poco più di 140 mila euro, per installare alcune telecamere, una recinzione, un lucchetto e due ponteggi di fissaggio per non far cadere parte del costone che fu al centro del contenzioso che ha bloccato l’opera. Questo lo avevamo dichiarato qualche settimana. Dovevamo avere il Museo del Mare con lavori per quasi 10 milioni di euro ma vengono qui e invadono le pagine dei giornali locali con una opera che vale l’1,5% di quello che dovevano spendere. Bell’affare. L’Assessore è tornato sul luogo del “delitto burocratico” e ha annunciato il ricorso contro la sentenza che puniva la condotta della stessa Regione siciliana. E mentre dichiarava tutto questo, annunciava (come al solito) di aver creato un comitato tecnico (una nuova mangiatoia?) per favorire le condizioni di messa in opera delle azioni necessarie per aprire quel cantiere. Ma veramente vogliono prenderci in giro così spudoratamente? Un nuovo ricorso e un comitato tecnico? Questo è veramente l’addio al restauro della Tonnara”.
“La vergognosa vicenda dell’infinito restauro della tonnara, che tra ritardi, omissioni e false partenze, si trascina da oltre 40 anni si arricchisce, così, di un nuovo capitolo, stavolta fantascientifico, dopo quello tragicomico e, poi, quello grottesco con l’elemosina al territorio. Avevamo chiesto di conoscere l’iter che la Regione intende mettere in campo per dare un segnale al territorio e si presentano con un Comitato Tecnico. Siamo sempre più convinti che siano del tutto inadeguati alla sfida del rilancio della Sicilia che tenta di uscire dalla pandemia. Serve un coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali interessati e pianificare una strategia. Il comitato tecnico è un espediente per non ammettere le colpe enormi di Sovrintendenza e Regione nella gestione della Tonnara”.