È stato il tributo a una delle storie più importanti dell’imprenditoria siciliana, e non solo, quello che si è svolto ieri nello stabilimento della Leone La Ferla spa, per celebrare i 300 anni della sua storia.
L’iniziativa si è svolta nella sede di via Giuseppe La Ferla, la strada intitolata al padre dell’attuale presidente Leone La Ferla, in contrada Petraro a Villasmundo, al confine con il territorio di Augusta dove l’azienda è nata ed ha avuto la sua sede fino al 1963, prima di trasferirsi in quella attuale.
Erano presenti numerose autorità, tra le quali il Comandante del Comando Marittimo Sicilia, ammiraglio Cottini, i parlamentari nazionali Cannata e Ternullo e i deputati regionali Auteri e Carta, quest’ultimo nella veste anche di sindaco di Melilli, con quelli di Augusta e Priolo.
Numerose le personalità del mondo dell’imprenditoria, tra le quali l’ex ministro Stefania Prestigiacomo, presenti alla cerimonia che è stata condotta dal giornalista economico Giambattista Pepi, autore di numerose pubblicazioni e che ha collaborato con le principali testate economiche nazionali.
In apertura è stato proiettato il videomessaggio del ministro delle imprese ed del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha definito la Leone La Ferla spa, un’azienda di eccellenza nel panorama nazionale, esempio di capitalismo familiare.
Quattro gli interventi di saluto, dell’arcivescovo di Siracusa monsignor Lomanto, dei sindaci di Melilli e Augusta, Carta e Di Mare, e del presidente di Confindustria di Siracusa Reale, che ha anche letto il messaggio del presidente nazionale Orsini.
Nel corso della serata sono stati ricordati i passaggi essenziali della storia dell’azienda, la cui nascita si fa risalire proprio al 18 ottobre del 1724, quando Iacobo La Ferla, capo della famiglia originaria di Lentini che si era trasferita ad Augusta dopo il terremoto del 1693, vendette al capo dell’ordine dei Carmelitani “salme 30 di calce netta di pietre e crudame”, per la costruzione del convento che avrebbe ospitato i frati.
Da allora si sono succedute 10 generazioni della famiglia, che hanno trasformato l’azienda, dalla prima fornace dei Cannizzoli, quello che è ora il quartiere Paradiso di Augusta, in delle sette aziende italiane nel settore della produzione della calce, l’unica in Sicilia che, con 40 dipendenti, ha una capacità produttiva di 100 mila tonnellate annue di 8 diversi tipi di calce in zolle, con un fatturato di oltre 7 milioni.
Le tappe della storia dell’impresa sono state riassunte dal professor Luigi Lombardo, antropologo, autore di una pubblicazione arricchita da documenti frutto di una accurata ricerca storiografica, che a conclusione della serata è stata donata a tutti gli intervenuti.
Il compito di testimoniare la solidità del futuro dell’impresa è toccato a Edoardo La Ferla, da maggio presidente del Gruppo giovani imprenditori e vice presidente di Confindustria Siracusa.
Il giovane imprenditore ha ribadito l’impegno a proseguire la storia, sottolineando la compattezza della famiglia e come gli attuali vertici dell’azienda, il padre Leone con i fratelli Stefano e Andrea, abbiano già preparato con cura il passaggio alla generazione successiva, che vede in prima fila lo stesso Edoardo e il cugino Federico.
La celebrazione è stata conclusa dal discorso del presidente Leone La Ferla, riconfermato qualche mese fa alla presidenza di CAMA, l’Associazione dell’industria Italiana della Calce e delle Malte.
Il suo è stato un discorso appassionato, nel corso del quale, commosso al punto da doversi interrompere più volte, ha ricordato gli insegnamenti del padre Pippo e sottolineato la responsabilità di continuare una storia tanto prestigiosa.
Alla fine tutta la famiglia si è riunta sul palco allestito per l’occasione, per la foto di gruppo, che è già un altro pezzo di storia dell’impresa.
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