Il sindaco di Melilli Giuseppe Carta interviene sulle polemiche nate dopo la riunione della 4a Commissione Ambiente dell’Ars da lui presieduta, dedicata a una serie di audizioni per fare chiarezza sulla situazione dell’Ias.
Si è trattato di una riunione congiunta con la 3a Commissione Attività Produttive, alla quale hanno partecipato gli assessori regionali per l’energia ed i servizi di pubblica utilità Giovanni Di Mauro, e quello per il territorio e l’ambiente Giusy Savarino, oltre ai sindacati, ai sindaci dei comuni della zona industriale, e ai rappresentanti delle industrie e degli enti coinvolti, tra cui l’ex Consorzio Asi.
L’ordine del giorno prevedeva: “Audizione in merito alle iniziative che la Regione intende intraprendere con riferimento al depuratore consortile di Priolo gestito da IAS SPA e di proprietà di ASI in liquidazione. E, più in generale, sulle prospettive future e sullo sviluppo del polo industriale petrolchimico”.
A conclusione della riunione diversi sono stati i commenti, quasi tutti improntati al pessimismo sul futuro del depuratore consortile e alle accuse alla Regione di essere responsabile della grave crisi.
Duro il commento di Sinistra Italiana.
“L’impianto costruito per combattere l’inquinamento industriale è destinato a chiudere per volere e scelta del governo regionale, guidato dal presidente Schifani e dalle forze di maggioranza FdI, Lega, FI, Mpa e DC”.
Tra i sindacati, mentre la Cisl propone la riconversione dell’impianto per la depurazione dei reflui civili, il commento più duro è stato quello della Uil.
Per Andrea Bottaro, segretario Uiltec, la Regione non sta mostrando un reale interesse a tutelare i lavoratori, che sono invece fortemente allarmati per il loro destino occupazionale.
Sulla polemica è intervenuto l’on. Giuseppe Carta, che appare tra i più determinati in difesa dell’Ias.
“Non servono a nessuno le mistificazioni ma solo chiarezza e tutela per i lavoratori”
Così il presidente della 4a Commissione Ars, che in un comunicato chiarisce quelli che per lui sono i reali esiti della riunione di ieri, ricostruendo i passaggi della complessa vicenda.
“In merito ad alcune dichiarazioni, a margine della riunione in commissione Ambiente e Attività Produttive riguardo la vicenda Ias, credo siano necessarie alcune precisazioni importanti, per evitare che la disinformazione diventi il pretesto per attacchi politici.
La riunione a commissioni congiunte (Territorio Ambiente e Mobilità e Attività Produttive) è stata solo un primo incontro per prendere cognizione, in sede istituzionale, delle posizioni dei vari attori coinvolti.
Nessuna azione decisoria quindi, nessun funerale da celebrare.
Al neo Commissario (nominato pochi mesi fa) Avv. Corrado Di Stefano è stato solamente richiesto di chiarire la proprietà del depuratore Ias, nulla di più.
Attualmente, il Commissario non ha modo di intervenire direttamente poiché l’impianto di depurazione, la società Ias e le relative quote societarie sono state poste nel 2019- 2022, sotto sequestro preventivo su richiesta della Procura di Siracusa.
Questo provvedimento è stato adottato in relazione all’ipotesi di reato di disastro ambientale aggravato.
Di conseguenza, il Gip di Siracusa ha nominato un amministratore giudiziario, per gestire la società.
C’è in corso un’inchiesta che proprio in questi giorni si sta tenendo, presso il Tribunale del Riesame di Roma, per discutere dei ricorsi proposti dall’avvocatura dello stato (per conto del governo nazionale) e dalle aziende contro l’ultimo provvedimento del Gip di Siracusa che vieta il conferimento.
Da mesi mi sono battuto, in diverse sedi, per chiedere a gran voce la tutela dei lavoratori.
Un esempio per tutti i consigli comunali tematici aperti di Melilli e Priolo Gargallo, in quest’ultimo il gruppo consiliare MPA ha presentato un documento politico programmatico.
Respingo quindi al mittente le accuse di chi, con la memoria corta, mi taccia di disinteresse nei confronti dei lavoratori.
Ribadisco, come ho già espresso più volte in precedenza, piena fiducia nei confronti della Magistratura, alla quale si chiede di far chiarezza al più presto sulla vicenda Ias.”
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