È stato eletto, questa mattina, alla presenza del segretario nazionale della Femca, Sebastiano Tripoli, del segretario generale regionale di categoria, Franco Parisi, che ha presieduto i lavori, del segretario regionale della USR Cisl, Paolo Sanzaro, e della segretaria generale della UST Ragusa Siracusa, Vera Carasi.
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Al termine dei lavori del Consiglio generale, convocato nella sala Baranzini del Santuario della Madonna delle Lacrime, sono stati eletti anche Luca D’Elia, quale segretario generale aggiunto, e Alessandra Bosco che completano, così, la segreteria territoriale. Carmelo Pittò, 60 anni, succede ad Emanuele D’Ignoti Parenti, dal 10 dicembre scorso componente della segreteria confederale della UST territoriale che, con il suo arrivo quale responsabile del settore industria, si è data una composizione che ha l’intento dichiarato di valorizzare, tra l’altro, la indubbia vocazione industriale del nostro territorio. “Si va nel segno della continuità – ha detto Pittò subito dopo la sua elezione – Continuiamo ad essere una segreteria vicina ai lavoratori sempre in prima linea per aiutare e risolvere i problemi di ogni singolo lavoratore. La Femca è, da sempre, un sindacato di grande responsabilità e di equilibrio – ha continuato il neo segretario – bisogna entrare nei meccanismi aziendali, capire come si muovono le aziende per poter incidere e per avere un ruolo da protagonisti e non da spettatori. Solo in questo modo potremo riprenderci il futuro. Continuiamo a dialogare con le aziende e con la politica per creare nuove opportunità di lavoro, perché il ricambio generazionale non sia costretto ad abbandonare il territorio cercando fortuna altrove.” Carmelo Pittò ha voluto evidenziare l’importanza dell’ambiente e della sicurezza.
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“Due temi – ha sottolineato – importantissimi e verso i quali non dobbiamo abbassare la guardia. Dobbiamo continuare ad impegnarci per migliorare la vita degli addetti e delle popolazioni limitrofe agli insediamenti industriali. A questo – ha concluso il nuovo segretario generale della Femca Ragusa Siracusa – dobbiamo aggiungere una serie di investimenti mirati necessari per un rilancio della zona industriale; tanto è stato fatto dai primi insediamenti ad oggi, tanto c’è ancora da fare per migliorare e restare competitivi nei mercati.” Un ruolo centrale, quello della Femca all’interno della confederazione, che è stato ribadito da Vera Carasi. “Recentemente, nel corso di un affollato convegno, – ha ricordato la segretaria generale della UST – Confindustria ha sottolineato la rilevanza ed il valore del capitale umano rappresentato dalle 8.000 persone, tra occupati diretti ed indiretti che lavorano nelle aziende, con conoscenze e competenze ingegneristiche di assoluto livello e una manodopera altamente specializzata. Un numero importante, certamente. – ha concluso la Carasi – Un numero che vorremmo composto totalmente da maggiori certezze e rispetto pieno della dignità di ogni lavoratore. La Femca è garanzia di presenza nei luoghi di lavoro e parte fondamentale dell’intera organizzazione.” E sulla necessità di un piano industriale regionale si sono soffermati Franco Parisi e Paolo Sanzaro. “Dobbiamo pungolare con grande forza la politica – ha sottolineato il leader della Femca siciliana – Serve un piano industriale che tenga conto della specificità e del peso economico che riveste, ancora, questo comparto. Sul territorio ci attiveremo per creare quei comparti che seguano chimica ed energia, garantendo vicinanza ai lavoratori e ruolo all’interno delle aziende.”
“L’Isola – ha aggiunto il segretario della USR Cisl siciliana – non può fare a meno dello spessore economico del comparto industriale. Il polo siracusano continua ad essere peso specifico per questa provincia e per tutta la regione. Un’area attrattiva che lo sarà ancor di più quando verranno completate tutte le quelle infrastrutture che la interconnettono con il resto del Paese. Serve un’azione continua della politica affinché le imprese creino lavoro ed evitino questa emorragia di giovani che abbandonano la nostra terra. I dati sono impietosi: ci stiamo spopolando e questo rischia, tra non molto, di far sparire paesi e borghi.” A chiudere i lavori Sebastiano Tripoli, siracusano componente della segreteria nazionale. “Ci stiamo muovendo su più ambiti e gli ultimi rinnovi di contratto, coibenti e settore tessile, dopo quelli fondamentali per questa parte di Sicilia come chimica ed energia, – ha ricordato – sono i risultati dell’azione continua e responsabile di questo sindacato. In quest’area la Femca è radicata nella storia industriale e il suo ruolo è stato spesso determinante per salvare lavoratori e scongiurare chiusure di impianti. I nostri rappresentanti sindacali sono attivi e, soprattutto, formati per affrontare qualsiasi problema o confronto. Abbiamo un gruppo dirigente dinamico, motivato, pieno di esperienza maturata sul campo e questo rappresenta un valore aggiunto non solo per la categoria, ma per tutti gli addetti che operano all’interno delle aziende del polo industriale siracusano. Siamo al centro di un forte dibattito sulla cosiddetta transizione energetica; il sindacato è pronto e disponibile a parlarne, ma crediamo sia giunto il momento di attivarsi concretamente perché le aziende investano di più e il sindacato sia maggiormente presente in queste dinamiche di cambiamento.”