Oggi Rita Bernardini, presidente di Nessuno Tocchi Caino e capolista alle europee nella circoscrizione insulare (Sicilia e Sardegna) nella Lista Stati Uniti d’Europa, è stata alle 10 davanti la casa circondariale di Siracusa Cavadonna e alle 11,30 davanti il penitenziario di Augusta.
Due tappe in cui sono letti i nomi dei 39 detenuti che si sono suicidati dall’inizio dell’anno nel 28esimo giorno di sciopero della fame di Bernardini che ha dichiarato: “ho condotto questa campagna elettorale in sciopero della fame per accendere i riflettori sulle drammatiche e ormai insostenibili condizioni delle carceri.
Il collasso del sistema penitenziario è certificato dai numeri: 14 mila detenuti in più rispetto ai posti regolamentari disponibili e significative carenze di organico del personale di polizia penitenziaria nonché di altre figure indispensabili come psicologi, educatori e medici; un tasso di recidiva altissimo, intorno al 70%, per chi sconta la pena in carcere, mentre è notevolmente più basso per chi ha accesso alle misure alternative; 38 detenuti suicidi dall’inizio dell’anno e altri 52 detenuti morti per malattia o causa da accertare, a cui vanno aggiunti anche 5 agenti della polizia penitenziaria che si sono tolti la vita. Non c’è più tempo, il Governo e il Parlamento devono intervenire subito perché sono in gioco diritti umani fondamentali: servono provvedimenti immediati per contrastare il sovraffollamento e ridare dignità ai detenuti e a chi in carcere ci lavora.
Con Roberto Giachetti, deputato di Italia Viva, abbiamo elaborato una proposta di legge che, se approvata, può rappresentare un primo passo per riportare le carceri in una cornice di legalità”.
“La presenza davanti al carcere di Siracusa – ha concluso Bernardini – è un omaggio ai detenuti che in massa hanno sostenuto la mia iniziativa nonviolenta con alcuni giorni di sciopero del carrello”.
È stata data in esclusiva la notizia che la pdl Giachetti-Bernardini sulla liberazione anticipata è stata calendarizzata il 24 giugno, per il resto tutto come da comunicato.
Ad Augusta sono stati ricordati anche i due detenuti che sono morti nella casa di reclusione di contrada Piano Ippolito, a seguito di uno sciopero della fame l’anno scorso e un detenuto Carmelo Valentino di 53 anni che il 7 gennaio di quest’anno è morto sempre nel carcere di Augusta a causa di una malattia.