Il comitato “NO CCR di via Luciano Rinaldi” ha ribadito ieri, con un’assemblea pubblica a cui hanno partecipato oltre 100 persone, la propria ferma opposizione alla realizzazione del Centro di Conferimento Rifiuti (CCR) in via Luciano Rinaldi, a Cassibile.
L’assemblea è stata moderata da Lucia Buonconsiglio, coordinatrice del comitato per la riqualificazione di Mazzarona, che ha denunciato la mancanza di coinvolgimento della comunità nelle decisioni dell’Amministrazione comunale, lamentando che le scelte vengano imposte senza un adeguato confronto con i residenti.
Buonconsiglio ha annunciato anche una manifestazione in piazza Duomo per protestare contro la gestione dell’Amministrazione e ha esortato a una maggiore partecipazione popolare.
Josetta Raudino, portavoce del comitato “NO CCR di via Luciano Rinaldi”, ha messo in evidenza le criticità del progetto, tra cui il rischio di violazione della privacy e il disturbo della quiete per le abitazioni vicine. La Raudino ha criticato la decisione di non effettuare una riqualificazione preliminare della strada né di aprire un dialogo con i cittadini.
Giuseppe Pisasale, coordinatore del comitato NO CCR di via Lauricella, ha invitato a un incontro pubblico a mercoledì prossimo per discutere delle iniziative legali da intraprendere contro la decisione dell’Amministrazione, sottolineando le irregolarità riscontrate nell’area scelta per il CCR di via Lauricella, che in passato era destinata alla costruzione di una scuola.
Il dibattito ha coinvolto anche numerosi esponenti politici, tra cui Michele Mangiafico di Civico4, Ferdinando Messina di Forza Italia, e Marco Gambuzza del Partito Comunista Italiano, che hanno posto l’accento sull’importanza di una gestione trasparente e partecipativa del territorio. Il consigliere comunale Paolo Romano ha annunciato la sua intenzione di discutere la rivisitazione della localizzazione dei CCR nella prossima conferenza dei capigruppo, suggerendo una zona più lontana dalle abitazioni per Cassibile.
Inoltre, sono state presentate preoccupazioni per la chiusura del CCR di Arenaura, che, nonostante il sequestro giudiziario avvenuto tre anni fa, non è stato riaperto, nonostante fosse una struttura adatta alle esigenze della zona sud della città.
L’incontro si è concluso con un impegno comune a continuare la battaglia contro la costruzione del CCR in via Rinaldi e a sostenere la causa con azioni legali e manifestazioni pubbliche. Gli attivisti hanno ribadito la necessità di una riqualificazione del territorio che parta dal basso, ascoltando le vere esigenze della comunità di Cassibile.
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