Pressing di Confcooperative sul comune. “Eppure si risolverebbe parte di un problema sentito soprattutto in alcune zone”.
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“Un atteggiamento incomprensibile da parte del Comune in tema di asili nido – fa sapere Confcooperative di Siracusa – Ci sarebbe l’opportunità di mettere subito a disposizione dei bambini dei posti acquistati dall’amministrazione comunale negli asili nido privati, come da contratto sottoscritto e poi sospeso solo per via dell’emergenza Covid. Basterebbe riattivarlo per risolvere parte di un problema, soprattutto – ma non soltanto- per le famiglie di zone come Cassibile, che non dispongono nemmeno di un asilo nido comunale”. La richiesta che parte da Confcooperative Siracusa è chiara e fa notare come “il Comune faccia orecchio da mercante, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni, anche per iscritto, agli uffici . Le risposte ricevute ci sembrano insussistenti”.
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Il Comune sostiene che gli asili nido privati in acquisto posti non vengono ancora attivati perché la Regione non avrebbe risposto ad una richiesta di chiarimenti sull’utilizzo dei fondi messi a disposizione nel precedente contratto. Sono i fondi del D.L 65. Confcooperative fa presente, invece, che quei contratti sono perfettamente validi e prevedono acquisto posti in diverse strutture, a Cassibile e in città. Quando tutto è ripartito, le linee guida per la riapertura dei servizi alla prima infanzia avrebbero dato la possibilità di procedere con quanto previsto in quei contratti. “Eppure non è accaduto nulla. – prosegue Confcooperative – Il Comune ha continuato a sostenere che l’attesa dipendeva dalla necessità di ricevere linee guida, che in realtà erano già uscite. La Regione non ha, peraltro, mai ricevuto alcuna richiesta di chiarimenti. La sollecitazione è, dunque, quella di procedere subito con la riattivazione dei contratti. “I posti sono immediatamente disponibili, così come le somme (con tanto di impegno di spesa)- conclude il presidente di Confcooperative Siracusa, Enzo Rindinella- Si rispetti quanto concordato e si agevolino le famiglie che potranno usufruire del servizio” .