Ci sono voluti 34 anni e diverse iniziative legislative, ma in questi giorni sono arrivati a molti cittadini delle province di Siracusa, Ragusa e Catania, i rimborsi dell’Irpef pagata e non dovuta dopo il sisma del dicembre 1990.
Roba del secolo scorso, dirà qualcuno a ragione, ma alla fine i rimborsi sono arrivati, anche se non a tutti, e ci sarà ancora tanto da fare perché arrivino anche a coloro che non li hanno ancora ricevuti e ne hanno diritto.
Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Siracusa, ha espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto, “grazie al costante impegno dei parlamentari dell’opposizione e, tra questi, del senatore Antonio Nicita che, grazie all’emendamento a sua prima firma, è riuscito a sbloccare una situazione che stava diventando paradossale”.
La cosa non è andata giù ai consiglieri di Fratelli d’Italia, e al deputato Luca Cannata, per il quale: “È importante ribadire che questo è il Governo Meloni, il nostro Governo che ha sbloccato una vicenda rimasta ferma per 34 anni.
Dopo decenni di promesse non mantenute e attese frustrate, abbiamo finalmente garantito ai cittadini i rimborsi del Sisma ’90, un risultato storico che risponde concretamente alle legittime attese di chi ha sofferto e atteso per troppo tempo”.
Il senatore Antonio Nicita, che con il deputato del M5S Filippo Scerra è stato il promotore dell’iniziativa legislativa che ha portato allo sblocco della vertenza, ha ricostruito in un comunicato i passaggi della complessa vicenda che lo ha visto protagonista.
Il suo comunicato (leggi qui il testo integrale) si conclude con una riflessione sul ruolo dei parlamentari per il territorio.
“Un parlamentare di opposizione non deve solo informarsi su come vanno le cose, deve insistere, correggere, riformulare, convincere.
Se si distrugge uno spirito di collaborazione territoriale, negando il lavoro che si svolge, o se si pensa che tutto ciò che avvenga sotto il governo Meloni, anche se di iniziativa dell’opposizione, sia merito esclusivo del Governo (e per proprietà transitiva, dei parlamentari di maggioranza), allora ogni sforzo di rilancio comune e bipartisan del territorio va a farsi benedire.
La politica diventa solo spot, annunci, inganno.
Una politica rassegnata a questi livelli non ha grandi ambizioni.
E si vede.”
Ma proprio per rendere il merito a chi si è impegnato nel corso degli anni perché fosse riconosciuto ai contribuenti delle tre province colpite dal sisma del ’90, il diritto ai rimborsi, è doveroso ricordare il ruolo svolto dall’allora deputato Pippo Zappulla.
In un post sul suo profilo social (leggi il post) Zappulla, con discrezione, ricorda come tutto cominciò nel 2013.
“Un manipolo di parlamentari nella legislatura che si apriva nel 2013 decisero di dire No a questo andazzo, decisero che i cittadini contribuenti fedeli di queste provincie del Sud Orientale della Sicilia non erano figli di un dio minore e che anche i lavoratori dipendenti avevano il diritto al rimborso.
Non faccio i nomi (neanche il mio) anche se pochissimi perché ritengo non sono stati eroi ma hanno fatto semplicemente il loro dovere, ovvero provare a tutelare i diritti della propria gente”.
Zappulla, oggi Coordinatore Regionale di Sinistra Futura Sicilia, è stato deputato nella 18ma legislatura, eletto nel 2013 nella lista del Partito democratico, partito che lasciò nel 2017 per aderire ad Articolo1 – Liberi e Uguali.
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