“Tuona” il segretario generale della Cgil di Siracusa Roberto Alosi dopo gli ennesi contagi da Covid-19, un medico e un infermiere del pronto soccorso dell’Umberto I.
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“Si faccia subito qualcosa, non c’ė un minuto da perdere. Il contagio ancora di un altro medico e di un infermiere del Pronto Soccorso dell’ Umberto I, che fino a qualche ora fa hanno svolto la propria attività privi di adeguati dispositivi di Protezione individuale, é gravissimo e richiede misure estreme di contenimento. – ha proseguito Alosi – Intervengano senza tentennamenti il Prefetto, il Sindaco, le forze di polizia e chiunque ne abbia l’autorità. Il rischio ormai acclarato di “diffusione incontrollata” del contagio è intollerabile. Si chiuda il pronto soccorso, si proceda immediatamente ad attrezzare un’ area alternativa e si sanifichino tempestivamente tutti gli ambienti”. Non la manda a dire il segretario provinciale della Cgil Alosi in un momento drammatico e preventivato alla vigilia dell’emergenza sanitaria.
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“Si sottopongano immediatamente tutti gli operatori sanitari ai tamponi e li si doti di dpi utili e in quantità sufficiente. Si tratta di misure che sarebbero dovute essere operative ormai da tempo e che invece ci troviamo ancora lì ad implorare. Basta bugie, menzogne e beceri tentativi di accreditare un’ immagine virtuosa dell’ASP, anche attraverso video e dichiarazioni farlocche, che offendono la verità e l’ intelligenza di tutta la nostra comunità. Abbiamo avuto settimane di vantaggio rispetto alle più sfortunate regioni del Nord e le abbiamo sprecate. Quello a cui stiamo assistendo impotenti è sconcertante, una catena infinita di errori, di superficialità, di disorganizzazione, di arroganza, di assenza di procedure strutturali omogenee insomma di una linea di comando chiara e all’ altezza della situazione. Serve rapidità nelle decisioni, tempestività, flessibilità e chiarezza. Qualcuno assuma il comando responsabile, prima che sia troppo tardi” ha concluso Alosi.
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