“Sosteniamo il sindaco Italia alle amministrative del 2023 a Siracusa”. Questa affermazione a BlogSicilia di Paolo Amenta, durante un dibattito a Siracusa, ha infiammato il dibattito nel PD siracusano, di cui Amenta è presidente.
Una dichiarazione, rilasciata a BlogSicilia dal presidente del Pd di Siracusa, Paolo Amenta, durante il convegno “La Sicilia: piattaforma logistica ed energetica nel Mediterraneo”, organizzato nella sala congresso del Santuario della Madonna delle Lacrime. da Faredemocrazia, legata all’ex deputato regionale, Raffaele Gentile, ha scatenato le ire di alcuni esponenti di punta del suo partito.
“Sosteniamo il sindaco Italia alle amministrative del 2023 a Siracusa”, queste le parole di Amenta durante il convegno al quale erano presenti, tra gli altri, il senatore Antonio Nicita ed il parlamentare regionale, Tiziana Spada, l’assessore all’Igiene urbana del Comune di Siracusa, Andrea Buccheri, e l’ex sindaco di Catania Enzo Bianco.
La dichiarazione di Amenta ha scosso il PD siracusano, che attraversa un momento delicato, senza un segretario dopo le dimissioni di Salvo Adorno e il risultato non proprio esaltante delle elezioni politiche e regionali di settembre.
La reazione più dura è stata quella di Salvo Baio, che ha ricordato come la posizione ufficiale del Pd sia del tutto differente, al punto che l’Unione comunale è impegnata a costruire un’alleanza di centrosinistra alternativa a quella che sostiene Francesco Italia, per concludere: “Ritratti o si dimetta”.
Nel pomeriggio, Amenta ha diffuso una nota con la quale prova a fare chiarezza in merito alle sue dichiarazioni a BlogSicilia, a suo dire fuorviate da un titolo che non rispecchierebbe il suo pensiero.
Queste le parole del presidente provinciale del PD siracusano.
«Non ci si può far condizionare da un titolo giornalistico senza coglierne il contenuto che, al di là di alcune forzature che non mi appartengono, ha un significato tutt’altro che decisivo per quanto riguarda la posizione del PD alle prossime Amministrative al Comune di Siracusa. Non ho detto, che sia chiaro, nel pieno rispetto del dibattito aperto all’interno del Circolo di Siracusa, che il Partito democratico sosterrà Francesco Italia “sic e simpliciter”, ma piuttosto che ritengo più opportuno per il fronte progressista, alla luce dei recenti risultati elettorali delle Elezioni Nazionali e Regionali che hanno visto il centrodestra prevalere su tutti i fronti, che si riapra un confronto ed un dialogo costruttivo con tutte le parti di quello che oggi appare il diviso e frastagliato campo progressista, compreso il M5S.
Ritornare al dialogo per costruire ponti con quel mondo dal quale siamo partiti mi sembra una scelta lungimirante se non si vuole consegnare anche il Comune capoluogo ad un centrodestra che si rafforza e si prepara, come si legge dalle cronache politiche, a mettere in campo tutte le proprie truppe pesanti.
D’altra parte, ricordo a me stesso e a quanti l’avessero dimenticato, che il PD ha sostenuto e contribuito all’elezione di Italia e che anche oggi, seppur “divisi”, parti del PD sono all’interno e nell’entourage della Giunta Italia.
Costruire, confrontandosi con le altre anime del campo progressista, ad iniziare dal Terzo Polo, anziché demolire, non può essere oggetto di sterili polemiche se si vuole guardare al futuro, portando, naturalmente, come dote progetti e proposte di crescita di Siracusa e di tutto il territorio siracusano in un momento di grande difficoltà economica e sociale.
Questo ho detto – conclude il Presidente Amenta – nel mio ruolo di dirigente provinciale del Partito democratico senza alcuna prevaricazione e in linea con quelle che sono, tra le altre cose, anche le basi di discussione e di confronto congressuale al quale come PD siamo chiamati, affrontando con serenità e lucidità il momento, cancellando ogni segmento di risentimento che, nel caso nostro, porterebbe a consegnare un’ulteriore vittoria al centrodestra».
Chi si aspettava che il Partito Democratico di Siracusa rompesse finalmente il silenzio e aprisse il confronto in vista delle elezioni amministrative a Siracusa, la primavera prossima, ha ora qualcosa di cui discutere.