Alessandro Di Mauro, è stato eletto alla seconda votazione con 16 voti. Vice presidente è stata eletta Concetta Carbone, lista Francesco Italia sindaco, anche lei con 16 voti.
Alessandro Di Mauro, quarantatreenne Mpa al suo secondo mandato consiliare, è stato eletto Presidente con 16 voti.
Nella seconda votazione, stamattina, 9 voti sono andati a Leandro Marino di Forza Italia, 6 a Massimo Milazzo del Pd, una la scheda bianca.
Concetta Carbone, già assessore alle Politiche sociali nella precedente giunta Italia, eletta nella lista Francesco Italia sindaco è stata subito dopo eletta Vice presidente con 16 voti.
10 voti sono andati a Paolo Romano di Fratelli d’Italia, 5 ad Angelo Greco e 1 a Massimo Milazzo
del Pd.
Ha tenuto quindi il patto tra il sindaco Italia e l’Mpa di Carta.
La seduta del Consiglio comunale era iniziata con gli interventi per dichiarazione di voto, alcuni dei quali hanno suscitato tensione nell’aula per qualche affermazione non proprio gentile nei riguardi di quei consiglieri accusati di aver tradito i propri elettori decretando la fine del centrodestra a Siracusa.
Duro, in questa direzione, l’intervento del consigliere Paolo Romano di FdI, nei confronti dei colleghi ex alleati del Mpa, e dei due consiglieri Porto e Ricupero che hanno lasciato il gruppo di FdI nel quale erano stati eletti, pochi giorno dopo la loro elezione.
Romano ha accusato i colleghi di ‘tradimento’.
Per il gruppo autonomista è toccato al consigliere Luciano Aloschi, che nel suo intervento ha apostrofato il collega Romano come ‘fascista’, di difendere la scelta di una alleanza che ha definito di centrosinistra.
Il Pd Massimo Milazzo ha risposto alle affermazioni di Aloschi, sottolineando come il profilo della maggioranza, che viene fuori dopo l’accordo per l’ezione del presidente, sia di centrodestra, sottolineando la presenza in giunta dell’assessore Granata e del vicesindaco Bandiera, e ora l’Mpa, che “alla Regione ha eletto e sostiene il presidente Schifani”.
Milazzo ha definito il sindaco Italia, ‘Ciccio Italia di nonna papera’, citando il celebre personaggio disneyano, e lo ha accusato di aver costruito un ‘Circo Barnum’.
Dopo alcuni momenti di nervosismo, il presidente della seduta, il consigliere anziano Bonafede, ha ristabilito l’ordine, anche con un chiarimento tra i consiglieri Romano e Aloschi, concluso con un plateale abbraccio, ed ha insediato il seggio per le votazioni.
Nel suo intervento di insediamento, il neo Presidente si è impegnato ad “essere imparziale onde assicurare una democratica dialettica tra maggioranza ed opposizione, consentendo a tutti l’attuazione delle prerogative attribuite a ciascun consigliere.
La mia sarà una presidenza forte e libera con unico obiettivo la città di Siracusa. Sono pronto al dialogo, all’ascolto e al confronto continuo, sono a vostra disposizione ma non sono al servizio di nessuno”.
Errore, il gruppo non esiste! Controlla la tua sintassi! (ID: 41)Soddisfatti i due protagonisti dell’accordo che ha consentito l’elezione di Di Mauro.
Così il sindaco Italia.
“Con l’elezione di Alessandro Di Mauro e Concetta Carbone ai vertici del Consiglio comunale, il civico consesso entra adesso nella pienezza delle sue funzioni.
Al Presidente, al suo vice e a tutti i Consiglieri comunali giunga l’augurio mio e dell’intera Giunta di un proficuo lavoro nell’interesse esclusivo della nostra città”.
Sono certo che Di Mauro e Carbone saranno in grado di assicurare una guida autorevole, imparziale e di qualità al Consiglio, come già dichiarato oggi dal nuovo Presidente in occasione del suo insediamento.”
Il sindaco di Melilli e deputato regionale Carta, ha commentato.
Non possiamo che esprimere grande soddisfazione per l’elezione di Alessandro Di Mauro del Mpa come nuovo presidente del Consiglio Comunale di Siracusa. Riconosciamo, in questo senso, l’importanza della scelta del fronte che fa capo al sindaco aretuseo Francesco Italia e al vicesindaco Edy Bandiera e all’atteggiamento responsabile dei consiglieri più moderati dell’assise.
Va segnalata, però, la mancanza di iniziativa ed anche di interesse da parte di un inesistente tavolo regionale del centrodestra, più volte sollecitato nella persona di Marcello Caruso. Un ulteriore fallimento della coalizione come dimostrato dalle ultime elezioni di maggio in cui il centrodestra sconfitto”