È scaduto alle 14 di oggi il termine per dichiarare il collegamento con ulteriori liste, rispetto a quella o quelle con cui è stato effettuato il collegamento nel primo turno.
Alle 14 di oggi i due candidati che si contenderanno la poltrona di sindaco nel ballottaggio di domenica 11 e lunedì 12, hanno dichiarato gli apparentamenti con le liste escluse al primo turno.
Con Ferdinando Messina del centrodestra, andranno Michele Mangiafico, che è stato anche inserito nella lista degli assessori e, a sorpresa Giancarlo Garozzo.
Con il sindaco uscente Francesco Italia, ci sarà Edy Bandiera che, in caso di elezione di Italia ricoprirebbe la carica di vicesindaco.
Fuori dai giochi il Partito democratico.
Adesso toccherà agli elettori, al di là delle decisioni dei capi partito o lista, decidere liberamente per chi votare al ballottaggio.
Difficile che gli elettori di sinistra agevolino la conquista di palazzo Vermexio da parte della destra.
Ma si sa, in politica la logica non è un valore assoluto, e la coerenza appartiene ormai a categorie usurate.
Ma quelli cha hanno portato agli apparentamenti, sono alleanze politiche, accordi sui programmi o rancori personali?
Un po’ di tutto questo.
La scelta di Bandiera era nell’aria, visto il che conflitto con il suo ex partito Forza Italia era proprio legato alla scelta del candidato sindaco del centrodestra.
L’ex assessore regionale ha motivato la sua scelta con un post sul suo profilo Facebook:
“In Francesco Italia ho trovato ascolto, voglia di portare avanti il nostro programma, ampia disponibilità a lavorare insieme e a condividere le scelte per la Città e un gruppo umano fatto da tante persone per bene.
Il primo giorno lo avevo dichiarato.
Mai con Messina e Gennuso!”
Non tutti lo seguiranno in questa sua scelta, alcuni hanno già annunciato che sosterranno Messina.
La scelta di Giancarlo Garozzo, è invece una scelta tattica, che punta ad evitare che, in caso di vittoria di Italia, venga attribuito al suo schieramento il premio di maggioranza, privando la lista ‘Fuori sistema per Siracusa’, perderebbe almeno un consigliere eletto.
Quindi una scelta per niente politica, in quanto sorprende non poco ritrovare l’ex sindaco, che fu eletto dal centrosinistra, quando nominò suo vice proprio Italia, schierato al fianco di Gennuso, Cannata e gli altri leader della destra.
Garozzo motiva la scelta con una dichiarazione, anche lui sui social.
“Francesco Italia ha ritenuto di dover sottolineare soltanto che non avremo mai potuto sostenere Ferdinando Messina e per tale ragione ha ritenuto di non consentirmi, nel caso il supporto fosse andato a lui, nemmeno di garantire, cosa che più mi sta a cuore, i candidati della lista fuori sistema per Siracusa che in caso di premio di maggioranza attribuito a Francesco Italia, grazie ad un apparentamento tecnico, avrebbero potuto fare ingresso in consiglio comunale in numero più elevato”.
Messina aveva presentato la lista completa degli assessori già al primo turno, lista che ha azzerato, mantenendo solo i coordinatori di FdI Napoli e della lista Insieme Foti.
Fuori, tra gli altri, Castagnino e Vinciullo e fuori anche la Dc, i cui dirigenti non l’hanno presa per niente bene, come si legge in un comunicato, in cui afferma Giovanni Magro il disimpegno per il ballottaggio, chiudendo con un messaggio chiaro: “E ricordare a tutti voi che “per un punto Martin perse la cappa”.
Francesco Italia ha completato la lista degli assessori, aggiungendo ai cinque già designati, tre che facevano parte della giunta precedente, Fabio Granata, Vincenzo Pantano e Pietro Coppa, e Edy Bandiera, che dovrebbe ricoprire il ruolo di vicesindaco.
Si aggiungono ai cinque designati al primo turno: Teresella Celesti, Salvatore Consiglio, Giuseppe Gibilisco, Giancarlo Pavano e Barbara Ruvioli.