L’impresa ha scritto una lettera al Consorzio Autostrade Siciliane minacciando il blocco dei cantieri il 7 settembre, se non saranno saldate le somme dovute.
È a rischio il completamento della Siracusa-Gela dopo l’ultimatum posto dall’azienda costruttrice al Consorzio Autostrade Siciliane per i mancati pagamenti dei lavori fin qui effettuati.
La Cosedil Spa di Santa Venerina, l’azienda incaricata della costruzione dei lotti della Siracusa-Gela, ha inviato una lettera al Consorzio Autostrade Siciliane, l’ente appaltante dell’opera, con la quale preannuncia il blocco dei lavori se entro il 7 settembre non saranno pagate le somme che l’azienda vanta come credito per alcuni stati di avanzamento non saldati, somme che ammonterebbero a circa 15 milioni di euro.
In caso di mancato pagamento delle somme dovute, l’azienda minaccia il blocco i lavori del tratto tra Ispica e Modica della Siracusa-Gela, già praticamente completato, che dovrebbe essere inaugurato a breve.
Sulla vicenda è intervenuta la segretario generale della Ust Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi.
“Lo stop ai lavori della Siracusa-Gela rappresenterebbe una sconfitta per tutto il sud est siciliano e per quanti, a livello politico, pensano di rappresentarlo. Si faccia presto per evitare tutto questo.
Se il 7 settembre tutto venisse bloccato, così come minacciato dall’azienda costruttrice, saremmo di fronte ad una sconfitta epocale per questa parte di Sicilia e ancora di più per quanti pensano di rappresentarla.
Il tratto Ispica-Modica è praticamente pronto per essere inaugurato, gli altri due lotti necessari per raggiungere il capoluogo ibleo potrebbero essere appaltati in poco tempo e invece, tra poco meno di un mese, per responsabilità del Consorzio Autostrade tutto potrebbe bloccarsi.
Questa infrastruttura è strategica per questo territorio e come Cisl territoriale lo ribadiamo da tempo.
Il trasporto delle merci delle nostre aziende viaggia ancora su gommato e il completamento dell’autostrada sarebbe un ulteriore salto per competere al meglio con gli altri mercati. Aggiungiamo i turisti e quanti devono raggiungere l’aeroporto di Comiso.
Ora bisogna fare presto perché lo stop ai lavori non si verifichi e renda monca anche la Ragusa-Catania che completerebbe un asse viario completo per la provincia.
Siamo stanchi di corse contro il tempo per salvare il futuro dei nostri giovani, ma siamo sempre pronti a difendere lo sviluppo di questa terra che determina lavoro e occupazione.
La politica batta un colpo e lo faccia subito”.