“Dare un segno concreto di solidarietà al territorio, in un momento di grave difficoltà sanitaria dovuta al Covid 19 e lo si faccia a partire dall’Eni, colosso petrolchimico a partecipazione statale.
Lo sostiene Alosi segretario generale della Cgil – “Le grandi committenti multinazionali e nazionali del polo Petrolchimico (Eni, Lukoil, Sonatrach, Sasol, Air Liquide) facciano con coraggio e generosità la loro parte e provino, per una volta, a contribuire – in modo significativo e con donazioni adeguate e non solamente simboliche – a tutelare e preservare lo stesso territorio dal quale per decenni hanno tratto enormi profitti. Sarebbe un bel segnale che andrebbe nella direzione, finalmente, della necessaria ricucitura del rapporto fra industria e territorio soprattutto in un momento di massima apprensione per la salute di tutta la nostra comunità”.
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“La capacità economica di Eni, Lukoil, Sonatrach, Sasol e Air Liquide potrebbe nel nostro territorio fare la differenza nel contrasto all’impennata dei contagi e consentire con la massima rapidità l’allestimento di strutture sanitarie aggiuntive a quelle esistenti in grado di accogliere, curare e tutelare al meglio la salute di tutti. Una sensibilità ambientale e sociale richiesta all’intero apparato industriale siracusano che, accogliendola, dimostrerebbe la capacità di leggere, interpretare e rispondere alle attuali esigenze di tutela sanitaria di tutta una comunità. Si tratta di un gesto di solidarietà collettiva nell’interesse reciproco di tutti, a partire dalle stesse aziende, che testimonierebbe un cambio di passo significativo nella complessa e articolata relazione fra industria, ambiente, salute e territorio”.