Anche quest’anno la coda delle vacanze di Natale coincide con l’avvio della stagione dei saldi.
Con l’unica eccezione della Valle d’Aosta, dove i saldi sono cominciati oggi, in tutta Italia è venerdì, viglia dell’Epifania, il giorno in cui i negozi cominceranno a praticare gli sconti di fine stagione.
Secondo Confcommercio, saranno circa 800 mila i siciliani che faranno acquisti nel periodo dei saldi, e ciascuno di loro spenderà intorno a 120 euro per acquisti di capi di abbigliamento e calzature, con un giro di affari che si ipotizza possa raggiungere i 250 milioni.
Il presidente dell’associazione dei commercianti, Gianluca Manenti, parla di un clima generale di ottimismo e fiducia, nonostante i dati di contesto potrebbero fare pensare diversamente.
Manenti sottolinea come sia un segnale positivo la crescita del 2,5% registrata nel volume degli acquisti nei negozi dei centri storici.
Proprio Confcommercio aveva chiesto di rinviare l’avvio dei saldi a febbraio, considerato che la stagione fin qui particolarmente mite ha limitato gli acquisti di capi invernali, che sono in gran parte rimasti ancora invenduti nei negozi.
Quella dei saldi di fine stagione è una storia che ha origine nel 1939, ma che è stata rilanciata negli anni ’80, con lo scopo consentire ai commercianti di smaltire le collezioni ormai superate, così da poter pagare, con gli incassi, i fornitori e acquistare i capi per la stagione successiva.
Il termine saldi indica infatti la merce che non è stata venduta in un negozio a fine stagione, il termine è mutuato dal linguaggio finanziario, dove è usato per indicare la differenza tra le entrate e le uscite.
Ricordiamo che qualunque tipo di prodotto in saldo deve essere proposto con il medesimo prezzo in vigore negli ultimi 30 giorni e che è obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.