Il Consiglio dei Ministri nella riunione di ieri, ha varato la norma che dovrebbe limitare il costo dei viaggi aerei da e per la Sicilia, ma per il senatore Nicita è un provvedimento c he non produrrà vantaggi concreti per i siciliani.
“Troppo poco e troppo tardi”.
Questo il giudizio sulle misure annunciate dal Governo, nel Decreto Omnibus, per contrastare il ‘carovoli’ del senatore siracusano Antonio Nicita, vicepresidente dei senatori PD e capogruppo nella Commissione bicamerale Insularità.
“Un tetto agli aumenti dei biglietti aerei per le tratte verso Sicilia e Sardegna che scatta solo per incrementi di prezzo del 200% rispetto a un valore medio da determinare è una presa in giro da un lato e uno strumento inflattivo dall’altro perché induce le compagnie aeree ad incrementare, appunto, il prezzo medio.
Inoltre, presenta elementi di incentivi alla collusione oligopolistica laddove il prezzo medio agisca da punto focale”.
Nicita ha annunciato che il Partito Democratico avanzerà una propria proposta nella prossima convocazione della Commissione per il contrasto agli svantaggi da insularità.
“La strada da percorrere è quella di un tetto per i residenti e per coloro che abbiano rapporti economici stabili con le maggiori isole e un fondo di rimborso basato su indicatori di contrasto agli svantaggi dell’insularità e sulla continuità territoriale.
Infine, occorre immaginare interventi sugli algoritmi che definiscono i prezzi, basati sull’andamento dei costi energetici e dei picchi ma che evitino spinte alla collusione delle compagnie aeree o effetti di compensazione su altre tratte”.
Soddisfatto invece il presidente della regione Renato Schifani.
“Non possiamo che considerare l’intervento del Consiglio dei ministri, da noi più volte sollecitato, un importante passo avanti per garantire ai siciliani, e ai viaggiatori in generale, il diritto a raggiungere l’Isola senza dover pagare cifre elevatissime.
Apprezziamo la sensibilità dimostrata dal governo nazionale per una problematica che penalizza fortemente i siciliani e il settore turistico dell’Isola.
Dopo le nostre denunce all’Antitrust, gli esposti alla magistratura e alla luce di questo nuovo provvedimento, spero che adesso anche i singoli vettori dimostrino responsabilità abbassando i prezzi. Continueremo senza sosta a lavorare, nell’interesse dei siciliani, come abbiamo fatto in questi mesi raggiungendo traguardi significativi come l’introduzione di un terzo vettore sulle tratte Catania-Milano e Palermo-Roma”.