Dopo il mancato riconoscimento, da parte del Ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, dello stato di emergenza, necessario per permettere di ripagare i danni o parte di essi ai numerosi cittadini colpiti dai roghi erano volate parole grosse. (guarda l’articolo)
Il presidente della Regione Schifani era arrivato ad affermare: “Non è lo Stato in cui mi riconosco”.
Ma dopo l’incontro che si è svolto ieri al ministero della Protezione civile, sembra essere tornata la pace.
L’incontro, che era stato annunciato nei giorni scorsi, ha visto riuniti il responsabile della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio e quello regionale Salco Cocina, con il capo gabinetto del ministro, Riccardo Rigillo e il direttore del servizio del dipartimento nazionale Natale Mazzei, per superare i problemi alla base del mancato riconoscimento dello stato di emergenza per i roghi dell’estate in Sicilia.
Il ministro Musumeci, ha precisato.
“Il dipartimento nazionale della Protezione civile procederà al riesame della istanza di dichiarazione dello stato di emergenza in Sicilia, dopo che la Regione avrà trasmesso a Roma la documentazione necessaria”.
Il ministero aveva infatti motivato la propria decisione con la carenza di documentazione presentata dalla regione.
Il problema nasce dal fatto che la relazione di oltre 500 pagine presentata dalla protezione civile regionale non contiene le ordinanze di sgombero dei fabbricati colpiti dagli incendi.
Molti sindaci dei comuni coinvolti, non avevano infatti ritenuto necessario emanare una ordinanza di sgombero per fabbricati completamente distrutti o che comunque non fossero più in condizioni di essere utilizzati.
Dopo la riunione di ieri, il ministero ha concesso alla regione di poter integrare la documentazione entro il prossimo 19 gennaio, data entro la quale i sindaci avranno la possibilità di sanare la carenze documentali contestate.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha espresso il suo apprezzamento per l’esito dell’incontro
“La Regione continuerà ad assicurare la massima collaborazione istituzionale su tutti quei temi che riguardano i diritti dei cittadini a ottenere il ristoro per i danni patiti a seguito di eventi straordinari ed eccezionali”.