I senatori Antonio Nicita e Marco Meloni del Partito democratico hanno presentato ieri al Senato una proposta di legge che, in materia di pubblico impiego, punta a rimuovere uno dei più evidenti ostacoli derivanti dall’insularità: garantire lo svolgimento dei concorsi nelle isole.
L’intento è quello di evitare i costosi trasferimenti necessari per sostenere le prove di concorso.
I due senatori, sottolineano come le peculiarità geografiche e logistiche delle isole, “già evidenti nella vita quotidiana dei loro residenti, si amplificano nelle situazioni in cui la mobilità e l’accesso alle opportunità sono vincolati da una necessaria presenza fisica, come nel caso delle prove concorsuali, dove l’obbligo di recarsi sulla penisola per partecipare alle procedure selettive rappresenta un ostacolo significativo”.
I concorsi pubblici si tengono infatti spesso in città della penisola, come nel caso dei recenti concorsi per l’insegnamento, con gli aspiranti docenti residenti nelle isole costretti negli scorsi mesi ad affrontare sfide logistiche e costi significativi per poter effettuare la prova orale in regioni come le Marche, la Toscana o la Campania.
“Queste difficoltà pongono i Sardi e i Siciliani in una condizione di svantaggio rispetto agli altri, scoraggiando la partecipazione e precludendo loro il diritto di concorrere a parità di condizioni con i cittadini residenti nelle altre regioni.
Una disparità incompatibile con i princìpi costituzionali di uguaglianza e pari opportunità, sanciti dall’articolo 3 della Costituzione, che impone alla Repubblica di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano l’effettiva partecipazione di tutti i cittadini alla vita economica, sociale e politica del Paese”.
Il disegno di legge propone una modifica al Testo Unico sul pubblico impiego, il d.lgs. 165/2001, inserendo un principio generale che obbliga le Pubbliche Amministrazioni a garantire lo svolgimento delle prove concorsuali per i candidati residenti nelle isole all’interno della regione insulare di residenza o tramite modalità a distanza, riducendo così la necessità di spostamenti costosi e complessi.
Per Nicita e Meloni, non si tratta solo di una questione logistica, ma di giustizia e uguaglianza.
“L’introduzione in Costituzione del principio di insularità è stato un traguardo importante: ora però il Parlamento ha il dovere di realizzare azioni concrete che riducano, fino ad annullare, le distanze tra le isole e le altre regioni in termini di disponibilità e godimento dei diritti fondamentali.
Questa proposta di legge può essere un passo in avanti”.
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