Che succede in Sicilia in Fratelli d’Italia? Un normale avvicendamento per alcuni, un terremoto secondo altri, per i vertici romani del partito di Giorgia Meloni si tratta di “un ‘reset’ del partito in Sicilia”.
Ma le apparecchiature elettroniche, per restare nella metafora, si resettano quando non funzionano o si bloccano.
Ma andiamo con ordine per provare a capire cosa sta succedendo in quello che al momento resta il principale partito in Italia.
Nel pieno della stagione dei congressi territoriali in Sicilia, vengono rimossi i due coordinatori regionali, Giampiero Cannella e Salvo Pogliese, e il partito commissariato, con la nomina di Luca Sbardella, imprenditore agricolo eletto in Lombardia.
Il duopolio era stato il risultato dell’impossibilità di trovare una sintesi tra le diverse anime del partito, ma si era parlato a lungo del superamento di questa fase con la nomina di Luca Cannata a coordinatore regionale, nomina che avrebbe avuto il consenso di Donzelli e La Russa.
La vicenda delle ‘collette’ con le accuse dell’ex presidente provinciale del partito di Siracusa, potrebbero avere frenato la corsa di Cannata a un ruolo così di prestigio.
Cannata, con un post su facebook, in cui ha pubblicato una foto con il nuovo commissario, ha augurato buon lavoro a Sbardella.
“Buon lavoro al nuovo commissario regionale di Fratelli d’Italia Luca Sbardella.
Oggi più che mai è importante lavorare in modo corale e unire le forze per il bene del partito e del nostro territorio.
Un grazie va a Gianpiero Cannella e Salvo Pogliese per il lavoro svolto fino ad oggi.
Avanti insieme”.
Sbardella raccoglie, tra gli altri, anche l’augurio di buona lavoro del ministro Nello Musumeci, dell’europarlamentare Ruggero Razza e del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno.
Ma le novità non si finiscono qua. Manlio Messina, l’ex assessore regionale al Turismo della giunta Musumeci, ritenuto il capo della ‘corrente turistica’ in Sicilia, ha presentato le dimissioni irrevocabili da vice presidente vicario del gruppo parlamentare alla Camera.
A far fare il passo indietro al potente deputato catanese sarebbero state le tensioni interne al partito, soprattutto nella Sicilia orientale.
Dopo l’esplosione del caso dei contributi regionali per la cultura, che il deputato regionale Auteri, suo fedelissimo, avrebbe fatto arrivare a società e associazioni gestite dalla moglie e dalla madre, Messina avrebbe avuto un violento scontro verbale con il responsabile organizzativo Giovanni Donzelli, che gli chiedeva di prendere le distanze dal deputato regionale di Sortino.
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