La tempesta mediterranea Gabri si conferma uno degli eventi meteorologici più rilevanti degli ultimi anni per la Sicilia.
Secondo i dati della rete SIAS (2002-2024), quella di ieri risulta essere la decima giornata più piovosa degli ultimi 24 anni a livello regionale.
Questo episodio atmosferico ha portato una pioggia fondamentale per combattere la persistente siccità dell’isola. Sebbene la distribuzione delle precipitazioni sia stata disomogenea, con la zona occidentale e molte aree centrali che hanno ricevuto quantità inferiori, i territori più colpiti dai fenomeni violenti sono stati quelli etnei e peloritani, dove l’orografia ha amplificato l’effetto delle piogge, creando veri e propri nubifragi.
Per il settore agricolo e zootecnico, le piogge sono state particolarmente benefiche. Le riserve idriche accumulate nei suoli potrebbero infatti garantire risorse sufficienti per affrontare le prossime settimane, permettendo la ripresa della produzione di foraggi e cereali. Anche l’agrumicoltura ha tratto beneficio da questo evento, con le piogge che hanno permesso di sospendere le attività irrigue in molte aree, che avevano continuato fino a poco tempo fa.
Tra i fenomeni più significativi ci sono stati anche i venti di burrasca e i tornado, che hanno colpito in particolare la zona del Siracusano. Tuttavia, i dati raccolti dalle stazioni SIAS indicano che solo in pochi casi i venti hanno superato i record di intensità precedenti. Tra questi, la stazione di Calascibetta (EN) ha registrato una raffica di 93,6 km/h, battendo il record del 20 maggio 2023, mentre Ragusa e Agira hanno visto valori superiori ai massimi precedenti del 10 marzo 2012, durante la tempesta Athos.
In termini di precipitazioni, la stazione di Linguaglossa Etna Nord (a 1.875 metri sul livello del mare) ha registrato nuovi record di accumulo in breve tempo: 67 mm in un’ora, 165 mm in tre ore e 250,4 mm in sei ore. Questi quantitativi sono particolarmente preziosi per la ricarica dei corpi idrici sotterranei delle aree vulcaniche dell’Etna, che si rivelano fondamentali per la disponibilità di acqua nei periodi di siccità.
Nonostante l’intensità dei fenomeni, la tempesta Gabri non ha superato in generale i livelli di altri eventi precedenti, ma ha sicuramente avuto un impatto significativo sulla gestione delle risorse idriche in Sicilia. Rimane però il lavoro da fare per recuperare i deficit nelle zone che non hanno ricevuto abbondanti precipitazioni.
Per maggiori dettagli sui dati meteorologici, è possibile consultare il sito della rete SIAS. Tuttavia, alcune stazioni, come quelle di Antillo, Aidone, Novara di Sicilia e Trapani Fulgatore, hanno riscontrato problemi di comunicazione che ne hanno impedito la piena raccolta dei dati.
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