Che la gestione del dimensionamento della rete scolastica, in Sicilia più che in altre regioni, con 92 scuole poi diventate 95 che dovranno perdere l’autonomia, non sarebbe stato semplice era stato ampiamente previsto.
Ma dopo la riunione della conferenza regionale del 5 dicembre, presieduta dall’assessore Girolamo Turano, sembrava imminente la pubblicazione del decreto assessoriale che dovrà definire la nuova rete scolastica, a partire dall’1 settembre 2024.
Il decreto, che avrebbe dovuto essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia venerdì scorso, era slittato al lunedì successivo, sembra per iniziativa del presidente della Regione Schifani che, pressato da numerosi esponenti politici nazionali e regionali, avrebbe preso direttamente in mano la gestione del dossier, presumibilmente per ‘suggerire’ alcune modifiche.
Nella serata di ieri è arrivata la notizia che la regione avrebbe ottenuto dal Ministero dell’istruzione e del merito la proroga al 31 dicembre per la pubblicazione del decreto.
Alcuni politici influenti in nei territori interessati, sollecitati da comitati locali di genitori, docenti e da qualche dirigente scolastico, si starebbero impegnando a fondo per imporre modifiche alla bozza di decreto predisposta dall’assessore Turano.
Difficile immaginare che nei pochi giorni che mancano alla scadenza possano essere apportate modifiche sostanziali e, soprattutto razionali, al piano definito nella riunione della Conferenza regionale.
Qualche esponente politico ha anche lanciato l’ipotesi di un congelamento della situazione attuale per un anno.
Sarebbe stato forse più semplice e razionale occuparsi per tempo della questione, invece di aspettare l’ultimo mese, che non pretendere un improbabile rinvio al prossimo anno scolastico.
Considerato che il Ministero ha fissato le scadenze per le iscrizioni degli alunni per l’anno scolastico 2024/2025, le cui domande dovranno essere inoltrate dal 18 gennaio al 10 febbraio 2024, i tempi per completare le procedure amministrative necessarie per la definizione della nuova identità delle numerose istituzioni scolastiche in qualche modo interessate al dimensionamento diventano estremamente risicati.
Mentre sono in corso gli ‘open day’, nei quali le scuole si presentano ai genitori e agli alunni, l’assenza di certezze su quale sarà la loro reale identità non può che generare confusione e disorientamento.
Vedremo nei prossimi giorni quali saranno le scelte definitive della Regione.